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Il lutto dell’Italia per Felice Gimondi. Davide Cassani: “Ho avuto un solo idolo nella mia vita”. Renato Di Rocco: “Amato da tutti”

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Una Nazione in lutto: può essere considerato uno degli sportivi italiani più grandi di sempre, sicuramente nella sua disciplina, quella del ciclismo, è da citare tra le leggende. Felice Gimondi è scomparso oggi all’età di 76 anni a causa di un malore: tutto il Bel Paese sta mandando un ultimo saluto al fenomeno lombardo.

Renato Di Rocco, presidente della Federciclismo ad Italpress: “Una tristezza enorme. C’è rammarico, delusione, un pianto nel cuore. Ho seguito tutta la sua carriera da dirigente, l’ho sempre ammirato e apprezzato. L’oro al mondiale di Barcellona nel 1973 è il ricordo più bello e poi è stato uno dei pochissimi ad aver vinto tutti e tre i grandi giri. La rivalità con Merckx? Ma erano anche amici, e lo erano ancora adesso. Si rispettavano sia in bici che da ex corridori. Felice era una persona che stava bene con tutti ed era apprezzato da tutti”.

Gianni Motta, uno dei rivali storici ad Ansa: “È un colpo durissimo che mi lascia senza parole. Eravamo nemici sempre, ma c’era grande rispetto per l’uomo, per l’atleta e per il rivale. Con lui e ne va un pezzo della storia d’Italia e anche della mia Eravamo entrambi nati poveri e siamo cresciuti a forza di colpi sui pedali. Eravamo rivali, litigavamo. Una volta lo chiamai e gli dissi basta litigare, Felice, pensiamo solo a correre”.

Davide Cassani, commissario tecnico della Nazionale italiana di ciclismo:

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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