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Ciclismo
Vuelta a España 2019: Primoz Roglic, due cronometro per fare la differenza. Ma le tantissime salite potrebbero penalizzarlo
Meno di una settimana al via. Si stanno susseguendo le conferme delle rose in vista della partenza della Vuelta a España 2019 che accenderà i fari sull’edizione numero 74 sabato con una cronometro da Salinas de Torrevieja. Molte le assenze, a partire dal detentore del titolo Simon Yates, ma non mancheranno le stelle e soprattutto, almeno alla vigilia, è previsto un grandissimo equilibrio in chiave successo finale. Spicca però un favorito d’obbligo: lo sloveno Primoz Roglic.
Il capitano della Jumbo Visma aveva avuto questo ruolo anche alla vigilia del Giro d’Italia, dove si era presentato al termine di una primavera mostruosa, dove aveva vinto praticamente tutto il possibile. Completamente diversa la situazione invece in vista della corsa a tappe spagnola: lo sloveno, oltre ad aver disputato i campionati nazionali in linea, non si è praticamente visto in gara dopo il termine della Corsa Rosa dal quale è uscito malconcio a causa di qualche malanno fisico (nonostante tutto ha terminato sul podio, in terza posizione alle spalle di Carapaz e Nibali). Tanti raduni, tanti allenamenti, ma nessuna uscita ufficiale: quale sarà il suo stato di forma?
Due però sono i vantaggi da annotare, almeno sulla carta. Le sue doti a cronometro potrebbero spiccare sin dalla prima tappa, oltre ad avere a disposizione anche un’altra prova contro il tempo: quella di 36 chilometri da Jurançon a Pau, adattissima alle sue caratteristiche. In più la Jumbo Visma ha preparato per lui uno squadrone di livello mostruoso: a fargli da spalla il terzo del Tour de France, Steven Kruijswijk, oltre ad un paio di gregari di lusso come George Bennett e Robert Gesink. Andando a guardare il percorso troviamo però diverse salite che potrebbero favorire gli scalatori puri: riuscirà a difendersi come ha fatto negli anni o soffrirà le pendenze arcigne delle ascese spagnole?
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gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: Pier Colombo