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Ciclismo

Giro di Norvegia Femminile 2019: Marianne Vos è la più forte anche in salita. Seconda vittoria di tappa e classifica generale in cassaforte

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Ieri aveva vinto giù da una discesa, oggi, invece, la Cannibale Marianne Vos (CCC-Liv), nella terza tappa del Giro di Norvegia Femminile, ha schiantato le rivali anche in salita. 2° posto per la statunitense Coryn Rivera (Team Sunweb), l’unica ad aver realmente provato ad arginare la neerlandese. Chiude il podio di giornata la giovane Demi Vollering (Parkhotel Valkenburg), anch’essa proveniente dai Paesi Bassi. Miglior italiana Soraya Paladin (Alé Cipollini) 9a a 17″ dalla vincitrice.

La tappa regina di questo Giro di Norvegia Femminile, 125 km da Moss ad Halden, è stata a lungo animata dalla fuga solitaria dell’australiana Shannon Malseed (Team TIBCO – Silicon Valley Bank), la quale è partita quando al traguardo mancavano ben 110 km. La battistrada è arrivata ad avere quasi 7 minuti di vantaggio, prima che il gruppo iniziasse la sua lenta ed inesorabile rimonta.

A 38 km dall’arrivo una caduta ha frazionato il gruppo mentre, poco più avanti, ai meno 32, la leader Marianne Vos ha forato. Tuttavia, l’olandese è riuscita a tornare in gruppo senza troppe difficoltà. A 15 km dal traguardo, dopo 95 km passati da soli in testa, invece, Malseed è stata ripresa da un gruppo lanciatissimo verso il primo passaggio sull’ascesa di Fredriksten festning (ove era piazzata anche la linea d’arrivo).

Ai -9 la testa del gruppo ha cominciato la scalata. A 500 metri dallo scollinamento Vos ha lanciato il suo attacco e solo Rivera è riuscita a rispondere. Dietro, invece, si è formato un drappello di cui facevano parte le già citate Vollering e Paladin, Leah Kirchmann (Team Sunweb), Lucy Kennedy (Mitchelton-Scott), Katarzyna Niewiadoma (Canyon-SRAM Racing), Floortje Mackaij (Team Sunweb), Margarita Victoria Garcia Canellas (Movistar’s Women Team), Vita Heine (Hitec Products – Birk Sport) e Stine Borgli (FDJ Nouvelle – Aquitaine).

Negli ultimi 100 metri, poi, la Vos ha dato la sgasata decisiva che le ha permesso di staccare Rivera e vincere la sua seconda tappa consecutiva indossando, oltretutto, la maglia di leader. Per la Cannibale si tratta dell’11esimo succeso in questo 2019, era dal 2014 che non vinceva così tanto in una sola stagione. Domani ultima tappa, una frazione adatta alle ruote veloci.

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Foto: Valerio Origo

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