Judo
Judo, Mondiali 2019: Daria Bilodid si conferma sul trono iridato dei 48 kg, Chkhvimiani campione nei 60 kg
La prima giornata dei Campionati del Mondo 2019 di judo ha regalato subito grande spettacolo ed alcuni colpi di scena inaspettati che hanno lasciato a bocca asciutta il pubblico del Nippon Budokan. Il Giappone padrone di casa ha chiuso la prima giornata senza medaglie d’oro, raccogliendo solo un argento e un bronzo abbastanza deludenti per le aspettative odierne della Nazionale del Sol Levante.
La stella indiscussa della giornata d’apertura è l’ucraina Daria Bilodid, capace di conquistare il secondo titolo iridato consecutivo nei 48 kg femminili dopo essere diventata nella scorsa edizione di Baku la più giovane campionessa del mondo della storia a soli 17 anni. La fuoriclasse nativa di Kiev si è resa protagonista di un cammino devastante (quattro ippon consecutivi su altrettanti incontri) fino all’atto conclusivo, in cui è riuscita ad avere la meglio sulla padrona di casa giapponese Funa Tonaki (n.1 del ranking mondiale, campionessa iridata del 2017) per waza-ari nonostante un finale di grandissima sofferenza in cui ha rischiato di essere squalificata per tre shido in un paio di occasioni. Il podio è stato completato dalla kosovara Distria Krasniqi e dalla mongola Urantsetseg Munkhbat, mentre c’è da segnalare il deludente settimo posto dell’argentina campionessa olimpica in carica Paula Pareto.
Nella categoria 60 kg maschile si è imposto a sorpresa il georgiano Lukhumi Chkhvimiani in un torneo caratterizzato dalla prematura caduta di alcuni principali favoriti per il titolo come il russo Robert Mshvidobadze (n.1 del ranking), sconfitto all’esordio dal taipeiano Yang. Chkhvimiani si è comunque meritato a tutti gli effetti la prima medaglia d’oro iridata della carriera grazie alla significativa vittoria in semifinale contro il quotato beniamino del pubblico nipponico Ryuju Nagayama (waza-ari al Golden Score) e all’affermazione in finale sull’uzbeko Sharafuddin Lutfillaev per ippon. Medaglia di bronzo per il Giappone con Nagayama che ha avuto la meglio sul connazionale Naohisa Takato e per il Kazakistan con Yeldos Smetov che ha battuto il compagno di squadra Gusman Kyrgyzbayev.
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Foto: IJF