Ciclismo
Vuelta a España 2019, l’alto de Javalambre può far male. Pendenze asfissianti, la classifica cambierà volto
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Domani (mercoledì 28 agosto) andrà in scena la quinta tappa Vuelta a España 2019,, da L’Eliana all’Alto de Javalambre di 170.7 Km. Questa sarà l’occasione del primo arrivo in salita dove tutti i favoriti della corsa a tappe spagnola testeranno la loro condizione sulla. La tavola è apparecchiata per la prima battaglia tra i big che non possono farsi trovare impreparati.
Una salita piuttosto lunga, 11.1 Km, che presenta pendenze davvero ostiche. Le statistiche parlano di una pendenza media del 7.8%, ma non raccontano fino in fondo la realtà. Esse, infatti, sono frutto di una prima parte piuttosto pedalabile e di un tratto di risciacquo a metà della scalata. Da quel momento in poi, circa a 4.5 Km dal traguardo, le pendenze diventano davvero importanti e negli ultimi chilometri non scendono mai sotto la doppia cifra.
Ecco perché tutti gli scalatori sono chiamati a mettere la propria firma e lanciare un segnale significativo per la classifica generale che tutt’ora appare piuttosto incerta. Domani sera tutta la classifica generale sarà rivoluzionata e i distacchi riveleranno le reali forze in gioco. La quinta tappa è quindi pronta ad emettere le prime risposte su quello che avverrà nelle prossime settimane. Difficile, se non impossibile, che Nicolas Roche alla fine della scalata all’Alto de Javalambre sia ancora in maglia rossa.
La maglia Roja sarà indossata da chi farà meglio tra gli uomini di classifica, a meno di una fuga a “bidone”. Una responsabilità in più non solo per il futuro leader ma anche per la sua squadra costretta a muoversi in maniera differente a livello tattico. Senza dimenticare, poi, che ad aprire la seconda settimana, dopo il giorno di riposo, sarà una cronometro individuale, molto adatta agli specialisti. Gli scalatori hanno quindi l’obbligo di presentarsi all’appuntamento di Pau con un po’ di margine su un corridore come lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo Visma), in grado di recuperare minuti nella prova di martedì.
In una vigilia piena di incertezze, l’unica sicurezza è che sulla prima vera salita capiremo chi certamente non può ambire allo scettro della corsa iberica. Le folli andature ai quali i corridori si sono sottoposti negli ultimi due giorni, potrebbero mettere in grande difficoltà chi non sarà nella migliore condizione fisica allontanandolo dai migliori anche definitivamente. Motivo per cui la selezione potrebbe avvenire tanto nelle prime rampe quanto negli ultimi terribili chilometri.
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Foto: ChiccoDodiFC / Shutterstock.com