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Judo
Judo, Mondiali 2019: Agbegnenou trionfa nei 63 kg dopo una finale leggendaria con Tashiro, negli 81 kg vince Muki
Il Final Block della quarta giornata dei Campionati del Mondo 2019 di judo si è concluso in maniera scoppiettante, con un colpo di scena dopo l’altro e con un combattimento che verrà ricordato a lungo come uno dei più intensi degli ultimi anni. Nelle eliminatorie si era invece fermata l’avventura dei quattro italiani impegnati quest’oggi nei tabelloni iridati delle categorie -63 kg femminili e -81 kg maschili, lasciando ancora a bocca asciutta la nostra Nazionale nel medagliere della competizione con ancora una sola giornata a disposizione (domani) per provare a sbloccarsi.
Tornando alle finali odierne, la sessione serale giapponese si è aperta con la clamorosa squalifica diretta della slovena campionessa olimpica in carica Tina Trstenjak, rea di avere effettuato una presa molto pericolosa al braccio della giapponese Miku Tashiro nel corso della semifinale. La slovena non ha solo perso la possibilità di volare all’atto conclusivo, infatti essendo squalificata dal torneo non ha potuto combattere neanche per il bronzo contro la tedesca Martyna Trajdos, che ha potuto celebrare la prima medaglia iridata della carriera (il secondo bronzo è andato all’olandese Juul Franssen).
Il vero spettacolo è andato in scena però nella finalissima per l’oro tra la tre volte campionessa del mondo Clarisse Agbegnenou e la padrona di casa Miku Tashiro, con le due atlete che si sono confrontate a viso aperto per undici minuti complessivi (4 regolamentari e poi 7 di Golden Score) massacranti prima della proiezione decisiva messa a segno dalla francese. Al termine della contesa, le protagoniste sono scoppiate in lacrime (per motivazioni evidentemente opposte) e si sono abbracciate per una scena di sport meravigliosa davanti al competente pubblico della Nippon Budokan Arena di Tokyo.
Negli 81 kg maschili ha dovuto abdicare a sorpresa il campione iridato uscente Saeid Mollaei, n.1 del ranking mondiale che aveva impressionato positivamente nel suo percorso nelle eliminatorie. Mollaei si è fatto sorprendere in semifinale dall’emergente 22enne belga Matthias Casse (giustiziere del nostro Antonio Esposito al terzo turno) con un ippon al Golden Score, scongiurando di fatto l’eventualità di una finale tra l’iraniano e l’israeliano Sagi Muki che avrebbe anche potuto non svolgersi per il possibile forfait del n.1 al Mondo dettato dalla situazione politica dei Paesi coinvolti. Mollaei successivamente ha perso anche la finale per il bronzo con il georgiano Luka Maisuradze per ippon, mentre nell’altro spareggio per il terzo posto è stato il canadese Antoine Valois-Fortier ad imporsi per waza-ari sull’egiziano Mohamed Abdelaal portando a casa la terza medaglia iridata della carriera. Nell’atto conclusivo il n.2 del seeding Sagi Muki ha regalato ad Israele il primo oro di questo Mondiale rifilando due waza-ari consecutivi a Casse nel giro di pochi secondi.
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Foto: IJF