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US Open 2019: Roger Federer non brilla ma supera Dzumhur in quattro set e accede al terzo turno
Giornata decisamente piovosa a New York (Stati Uniti) e programma dello US Open di tennis da working in progress. Al coperto, sotto attacco dell’aria condizionata, l’Arthur Ashe è stato teatro della seconda esibizione di “Sua Maestà” Roger Federer (n.3 ATP). Il 20 volte vincitore di Slam, nel secondo atto della sua recita a Flushing Meadows, non incanta contro il n.99 del ranking Damir Dzumhur. L’elvetico si impone in quattro set per 3-6 6-2 6-3 6-4 in 2 ore e 23 minuti di gioco e il dispendio di energie è stato superiore alle attese. Qualcosa va registrato in casa Federer, in vista di quel che sarà, se si vorrà essere della partita per il successo finale contro gli altri due Titani del circuito. I 58 colpi vincenti, abbinati ai 45 errori non forzati, portano a un saldo positivo ma le imprecisioni per Roger sono un po’ troppe rispetto ai suoi standard. Al terzo turno il rossocrociato dovrà vedersela contro il vincente della sfida tra il britannico Daniel Evans (n.58 del mondo) e il francese Lucas Pouille (n.27 ATP). In tutto questo, si può affermare che Federer ha ottenuto la 19esima vittoria nel secondo turno nel Major statunitense, la 71esima in uno Slam in questo round in carriera.
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Nel primo set la partenza dai blocchi di Federer non è delle migliori: due break subiti nei primi quattro game e tanti errori, soprattutto con il rovescio. Dzumhur ne approfitta e, gestendo autorevolmente la situazione, conquista il parziale sul 6-3 forte di soli 9 errori non forzati contro i 17 del rivale.
Nel secondo set Roger si dà una svegliata. Dopo aver annullato una palla break nel primo gioco, arriva il break in proprio favore. Il n.3 del mondo gioca in maniera più sciolta e alcuni colpi dei suoi si vedono sul cemento statunitense. Il bosniaco fatica a contrastarlo e il secondo break della frazione nell’ottavo game porta al 6-2 in favore del “Maestro”.
Stessa storia, stesso mare nel terzo set: lo spartito è il medesimo e il break si tramuta in realtà nel secondo gioco ai vantaggi. Dzumhur è in difficoltà e lo svizzero dispensa alcune perle che strappano gli applausi del pubblico. La perfezione tennista, però, è lontana dal Federer di oggi, costretto ad annullare tre palle del controbreak nel settimo game prima di porre termine al parziale sul 6-3, con 21 winners e 9 errori non forzati.
Nel quarto set Dzumhur un po’ si scioglie e il rossocrociato si avventa da rapace sulla sua preda, strappando il servizio al bosniaco nel terzo gioco. Nel game successivo l’ultima insidia del controbreak viene messa alle spalle facendo appello a un servizio che lo porta a totalizzare 5 ace nella frazione. Il match viene archiviato sul 6-4 e il sorriso di Roger però è un po’ a denti stretti.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse