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Atletica, Antonio La Torre: “Tortu ha dimostrato un’ottima condizione. Voglio vedere la sfida con Jacobs e un italiano scenderà sotto i 10 secondi”

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Filippo Tortu è rientrato nel Meeting di Rovereto ed è stata una prova positiva per il velocista azzurro. Lo ha detto anche Antonio La Torre, direttore tecnico della squadra italiana, che è stato intervistato da Tuttosport: “La caratura degli avversari che ha battuto, in particolare il giapponese Sani Brown, ed il modo in cui li ha battuti. Filippo ha dimostrato una condizione fisica ed una sicurezza tecnica notevoli per uno che non gareggiava da due mesi. Senza dubbio è questo che mi ha impressionato”. 

Il DT azzurro ha parlato del tempo che attualmente vale Tortu: “Direi molto vicino ai dieci secondi netti. Diciamo un 10”03″. 

Un crono già stabilito da Marcell Jacobs, con il quale Tortu correrà a Minsk e sarà anche l’occasione per una sfida diretta tra i due velocisti azzurri. Anche La Torre vuole capire chi è attualmente il più veloce: “Lo scopriremo a Minsk il 9 Settembre quando entrambi gareggeranno con la squadra europea contro gli Stati Uniti. E’ una gara che mi interessa molto, oltre alla sfida tra Pippo e Marcell. Ci permetterà di capire qual’è il posto nel mondo per i nostri velocisti, a pochi giorni dall’inizio dei Mondiali di Doha”.

Tortu non correrà i 200 metri ai Mondiali, ma nessun problema per La Torre: “Non è un rimpianto, perchè Pippo e suo padre Salvino hanno già fatto un lavoro eccellente per tornare competitivi sui 100. I 200 saranno la naturale destinazione della carriera di Filippo, ma non bisogna avere fretta. La lezione del Golden Gala credo ci sia servita, ci vuole tempo per arrivare ad una dimensione internazionale”. 

Il DT azzurro è molto fiducioso per l’immediato futuro e si lancia anche nel pronostico di vedere un italiano correre sotto i 10 secondi: “Penso che possa accadere a Minsk o a Doha, ma sarei stupito se non accadesse in una delle due occasioni”.

Grande attesa anche per la staffetta 4×100, che finora ha raccolto meno di quanto si potesse aspettare: “La finale di Yokohama è quella per cui ho maggiori rimpianti, perchè c’è stato un contatto con gli statunitensi che ci ha messo fuori dai giochi. In ogni caso sono convinto che la staffetta saprà rifarsi a Doha. Nel mondo dello sprint c’è spazio per questa 4×100 italiana”.

 

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Foto: Segres/Shutterstock

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