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Mondiali canottaggio 2019, Pietro Willy Ruta: “Sappiamo di aver dato tutto, l’Irlanda oggi è stata più forte”

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Tre medaglie dalle finali odierne per l’Italia ai Mondiali di canottaggio e paracanottaggio nea prima giornata riservata alle specialità olimpiche e paralimpiche: argento per il doppio pesi leggeri maschile e bronzi per il quattro di coppia senior maschile e per il quattro con PR3 misto.

Di seguito le dichiarazioni rilasciate al sito federale ( www.canottaggio.org ) dagli atleti della Nazionale italiana:

Due senza senior femminile
Kiri Tontodonati (Fiamme Oro-CUS Torino, numero due): “Sono contenta di quanto fatto in finale, abbiamo gareggiato contro avversarie di altissimo livello che erano qui come noi in primis per ottenere un pass per Tokyo e sapevamo che non era facile combattere per il podio. Era quello anche il nostro obiettivo principale e l’abbiamo ottenuto, in finale poi abbiamo dato tutto, e va bene come è andata. Grazie alle Fiamme Oro per avermi permesso di arrivare a ottenere questo risultato”.

Quattro senza senior maschile
Bruno Rosetti (CC Aniene, numero due): “Devo fare i complimenti agli avversari, riconosco la superiorità che hanno dimostrato in finale impedendoci di salire sul podio. Oggi sono stati semplicemente più forti di noi. E’ stata una stagione lunga, per la quale ringrazio anche la mia società, sempre vicina alle varie esigenze, e appuntamento al prossimo anno”.
Marco Di Costanzo (Fiamme Oro, numero quattro): “Abbiamo fatto una bella gara, nonostante la decisione presa poco prima della finale da parte della Giuria Internazionale di riallocare le corsie per il vento. Una scelta che ci ha spostato in acqua 1 dove le condizioni non erano particolarmente favorevoli, come si è visto anche in altre gare, e nonostante la quale siamo sempre stati lí a giocarci un piazzamento importante. Questo fa nascere un po’ di rammarico per la semifinale, che forse avremmo potuto gestire meglio, perché arrivare primi o secondi ci avrebbe mandato in una corsia dalla quale oggi avremmo potuto cogliere una medaglia, di qualunque colore fosse. Sono comunque felice di aver fatto parte anche quest’anno di questa barca, ho lavorato con persone mature che sanno quello che vogliono e intanto abbiamo raggiunto il primo obiettivo, che era quello di qualificare la barca per l’Olimpiade. Ora sta a noi ricaricare le batterie, e poi riprendere a lavorare con grande impegno per quello che è l’appuntamento principale del prossimo anno. Grazie alle Fiamme Oro e alla Federazione, forza Italia”.

Doppio Pesi Leggeri maschile
Pietro Willy Ruta (Fiamme Oro, capovoga): “Abbiamo fatto il nostro oggi, l’Irlanda è stata brava a guadagnare una barca di vantaggio a metà gara e a portarselo fino alla fine, ma dentro di noi sappiamo di aver dato tutto e che oggi loro sono stati più forti. Va bene lo stesso, sono contentissimo per questo risultato, per il quale ringrazio tutti quelli che ci seguono sempre, su tutti le Fiamme Oro di Sabaudia, sempre pronte a supportarci sia quando lavoriamo lì che in raduno”.
Stefano Oppo (Carabinieri, numero due): “E’ stata una gara difficilissima, sapevamo che l’Irlanda sul passo poteva essere più veloci di noi ma eravamo consapevoli di poterli contrastare. Siamo comunque contenti per esserci confermati sul podio, e per aver battuto due equipaggi veramente fantastici come Germania e Norvegia. Ringrazio chi è qui, e il gruppo sportivo dei Carabinieri con il mio allenatore Vittorio Altobelli”.

Quattro con PR3 Misto
Greta Elizabeth Muti (SC Olona 1894, capovoga): “Abbiamo disputato una finale bellissima, in cui abbiamo combattuto fino alla fine. Un grandissimo ringraziamento a medici e fisioterapisti che ci seguono quotidianamente per il loro lavoro, e ringrazio poi la mia società e il mio allenatore Paolo Barilli, il nostro tecnico federale Giovanni Santaniello e tutti i tecnici che ci seguono”.
Lorenzo Bernard (SC Armida, numero due): “Mi sono divertito tantissimo, sono felice di aver trovato una squadra come questa e di aver formato un equipaggio del genere in poco tempo e di aver ottenuto subito un risultato importante. Grazie all’Armida, a Cristina Ansaldi, alla mia famiglia e alla Federazione”.
Alessandro Brancato (RYCC Savoia, numero tre): “E’ stato bello, le aspettative erano alte, avevamo il terzo tempo in semifinale e siamo riusciti a confermarlo anche in finale nonostante una partenza lenta, dopo la quale abbiamo comunque tenuto duro consapevoli di potercela fare a risalire, grazie anche agli incoraggiamenti di Giovanni Santaniello prima della partenza. Grazie alla mia società e agli allenatori Andrea e Mariano, e alla mia famiglia, che mi sopporta da anni. Un grazie speciale al mio amico Giuseppe Di Mare, che mi ha portato a fare canottaggio”.
Cristina Scazzosi (SC Lago d’Orta, numero quattro): “Sono stati i 2000 metri più lunghi della mia vita, non pensavo di arrivare in fondo. Ringrazio tutti, soprattutto la mia mamma, e mio papà che mi ha guidato da lassù”.
Lorena Fuina (SC Rumon, timoniera): “Dovevamo non sbagliare niente e non abbiamo sbagliato niente, ci abbiamo creduto fino in fondo, anche quando l’Australia si era messa avanti a noi. Siamo riusciti comunque a riprenderla e a passarla, ringrazio veramente tutti, soprattutto chi mi ha permesso di essere qui. Sono contentissima”.

Quattro di coppia Senior maschile
Giacomo Gentili (Fiamme Gialle-SC Bissolati, capovoga): “Siamo riusciti anche questa volta a salire sul podio mondiale, seppure con un po’ di rammarico per aver mancato l’argento per soli 51 centesimi. Per quest’anno va bene com’è andata”.
Luca Rambaldi (Fiamme Gialle, numero due): “E’ stato un anno difficile, con un po’ di alti e bassi capitati a tutti e quattro a momenti alterni, ma siamo comunque soddisfatti per questo risultato perché stiamo parlando pur sempre di una medaglia mondiale. Siamo quattro atleti giovani, tutti delle Fiamme Gialle, e dunque ringrazio a nome di tutti il nostro gruppo sportivo, appuntamento al prossimo anno per un grande obiettivo”.
Andrea Panizza (Fiamme Gialle-Moto Guzzi, numero tre): “E’ stata una bella gara, in parte sono soddisfatto della medaglia, ma dall’altra parte non lo sono del lavoro svolto durante l’anno. Potevamo fare sicuramente meglio, ma per quest’anno è andata molto bene, vedremo nel 2020 cosa riusciremo a fare”.
Filippo Mondelli (Fiamme Gialle-Moltrasio, numero quattro): “Un terzo posto che brucia un po’, ma siamo contenti comunque di questo Mondiale, che reputo soddisfacente. Ringrazio i miei quattro compagni per la stagione, e da adesso inizia il lavoro per il prossimo anno, che sarà molto duro”.

 

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: Federcanottaggio

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