Judo
Judo, Mondiali 2019: Italia al di sotto delle aspettative con alcuni flop, Lombardo è già al livello dei migliori nei 66 kg
Il Campionato del Mondo 2019 di judo si è concluso dopo otto giornate di gare ed il bilancio complessivo non può che essere negativo per l’Italia, incapace di conquistare almeno una medaglia per la seconda rassegna iridata consecutiva dopo il disastro di Baku 2018. Alla Nippon Budokan Arena di Tokyo, in una sorta di prova generale delle Olimpiadi dell’anno prossimo, la selezione azzurra non ha brillato dal punto di vista dei risultati nonostante una prima parte di stagione molto promettente che faceva ben sperare in vista dell’evento più importante dell’anno.
Il quinto posto di Manuel Lombardo nei 66 kg è il miglior piazzamento dell’Italia a Tokyo e rappresenta qualcosa in più rispetto ad una semplice ipoteca della qualificazione olimpica, infatti la prestazione messa in mostra dal torinese lo ha proiettato di diritto tra i migliori interpreti della categoria a livello globale. La sua rocambolesca vittoria in rimonta agli ottavi sull’israeliano Shmailov e la beffarda sconfitta nella controversa finale per il bronzo contro il campione del mondo uscente Hifumi Abe (sconfitto da Lombardo al Grand Slam di Parigi) fanno ben sperare in ottica futura per il ragazzo cresciuto nella Akiyama di Settimo Torinese e campione del mondo junior in carica. I margini di miglioramento ci sono specialmente nella gestione degli incontri e nelle fasi di lotta a terra, dunque l’impressione è che possa crescere ulteriormente per prepararsi al meglio all’appuntamento a Cinque Cerchi.
In generale gli altri azzurri non hanno sfigurato dal punto di vista dell’atteggiamento, dovendosi arrendere semplicemente ad avversari più quotati e in alcuni casi anche ad un pizzico di sfortuna. Sicuramente non hanno brillato le due punte di diamante della spedizione tricolore, Fabio Basile e Odette Giuffrida, entrambi usciti di scena agli ottavi di finale al primo vero grande ostacolo del loro cammino che avrebbe potuto aprire in caso di successo concrete possibilità di medaglia. Il campione olimpico dei 66 kg non era al top della condizione per un infortunio al gomito rimediato durante gli ultimi Europei, mentre la 24enne romana ha avuto ancora una volta la peggio contro la sua bestia nera Natalia Kuziutina (4 sconfitte su 4 negli scontri diretti) che successivamente è arrivata fino alla finale per l’oro.
Buona prestazione e ottavi di finale raggiunti nei 63 kg da Maria Centracchio ed Edwige Gwend, eliminate praticamente in contemporanea al Golden Score con qualche rimpianto in due incontri molto equilibrati che potevano anche concludersi con un esito favorevole. In ogni caso i 320 punti portati a casa da entrambe mettono maggiormente al sicuro la carta olimpica dell’Italia in questa categoria. Da segnalare anche l’ottima rassegna iridata di Matteo Medves, fermato agli ottavi di finale dei 66 kg dopo aver tenuto testa con grande aggressività al padrone di casa Hifumi Abe. Mondiale senza infamia e senza lode per Elios Manzi, impegnato in una disperata rimonta per strappare il pass olimpico nei 60 kg, per Giovanni Esposito, Antonio Esposito, Nicholas Mungai e Matteo Marconcini, mentre è arrivato il primo vero passo falso a livello senior dei campioni iridati Under 21 Alice Bellandi e Christian Parlati, clamorosamente eliminati all’esordio da avversari ampiamente alla loro portata.
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Foto: IJF