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“In viaggio verso Rio 2016”: Francesca Capodimonte, una speranza per il dopo Idem
Piccole campionesse crescono e Francesca Capodimonte lo sta diventando piano piano. La 19enne ligure, specialista del kayak velocità e portacolori della Canottieri Sabazia, dopo la medaglia d’argento vinta lo scorso anno ai Campionati mondiali junior di Brandeburgo nel K2 200, si è distinta di nuovo a livello internazionale nel 2012, sull’imbarcazione ammiraglia del K4 500, dove ha conquistato uno splendido bronzo agli Europei Juniores ed Under 23 organizzati in Portogallo, a Montemor-o-Velho.
Assieme a Irene Burgo, Agata Fantini e Federica Nole, il quartetto ha confermato quanto di buono si dice su di loro -erano state già quinte ai Mondiali 2011-. Questa eclettica ragazza può andare forte sia nella imbarcazione singola sia nel K2 e K4. Ed anche per le distanze è una polivalente. I recenti campionati italiani a Milano lo dimostrano: Francesca si è imposta per il terzo anno successivo, vincendo l`oro sulla distanza dei 200 nel K1 Junior, per poi arrivare terza nella finale K1 500.
Dopo tutti questi risultati, arriva la gran notizia per la ligure: lo staff tecnico della Federcanoa, dopo aver esaminato tutti i risultati agonistici dell`atleta, la promuove, lei che è ancora junior, nella categoria superiore -l’Under 23-. Francesca, dunque, entra a far parte del progetto federale volto a selezionare giovani per preparare equipaggi per Rio de Janeiro 2016, cercando di colmare il vuoto lasciato dal ritiro dalle scene di Josefa Idem. Non sarà per niente facile rimpiazzare Josefa nei cuori di tutti gli italiani, ma queste brave ragazze ci proveranno con la loro grinta e classe.
Ecco le parole della Capodimonte dopo la conquista del bronzo nel K4 500 in Portogallo: “La gara è stata perfetta senza mollare un colpo, ovviamente sapevamo che c’era la possibilità di fare bene ma eravamo consapevoli che comunque gli altri equipaggi erano molto forti: non ci aspettavamo soprattutto di battere l’Ungheria. Dopo la batteria avevamo il quinto tempo assoluto ma la finale è stata una cosa a se, ci credevamo molto ed è arrivato questo bronzo!“.
Tra l`altro è una ragazza con la testa a posto: niente feste per la conquista del podio europeo, ma solo una breve vacanza a…casa con la famiglia nella sua Savona. Francesca dovrà decidere tra poco, assieme ai suoi tecnici societari e federali, la specializzazione: quale imbarcazione scegliere fra K1, K2 e K4, e soprattutto quale distanza. A nostro parere, la sua velocità e potenza esplosiva dovrebbero farla propendere per i 200 metri, che tra l`altro ora sono distanza olimpica. Dunque K1 200, ma non escluderei anche il progetto K4 500 (gara olimpica anche questa), dove il quartetto sopra citato è davvero forte e potrebbe fare faville nella categoria elite. A patto che l`imbarcazione rimanga la stessa e vengano seguite con stage federali frequenti a Castelgandolfo o Mantova, dato che le atlete appartengono a club diversi nel Bel Paese.
Cari amici, alla prossima puntata.
Maurizio Contino
maurizio.contino@olimpiazzurra.com