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US Open 2019: Matteo Berrettini firma l’impresa, quarti di finale 42 anni dopo Barazzutti! Andrey Rublev battuto in tre set

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A 23 anni e mezzo Matteo Berrettini si regala la gioia più grande della carriera fino a questo momento. Il romano, con una prestazione di livello altissimo, disinnesca l’estro del russo Andrey Rublev, uno che di recente ha battuto Roger Federer (a Cincinnati) e Stefanos Tsitsipas (a Flushing Meadows), per 6-1 6-4 7-6(6), e vola ai quarti di finale degli US Open per la prima volta. Erano 42 anni che un nostro rappresentante non arrivava a questo punto del torneo, ma c’è di più: Berrettini è il primo a farlo all’USTA Billie Jean King National Tennis Center, perché l’attuale capitano di Coppa Davis dell’Italia giunse al terzultimo atto (e poi in semifinale, dove perse contro Jimmy Connors con annesse storie non proprio rilassate) a Forest Hills, e su una superficie diversa, la terra verde, transitoria tra l’erba e il cemento della futura sede.

Prossimo avversario di Berrettini, che adesso mette i piedi ampiamente dentro i primi 20 del mondo (da valutare ancora il ranking a fine US Open) sarà uno tra il francese Gael Monfils, numero 13 del tabellone, e lo spagnolo Pablo Andujar, protagonista del suo miglior Slam in carriera a 33 anni. I due si sfideranno più in là nella notte italiana (sera americana) su quello stesso Louis Armstrong Stadium che ha visto il romano firmare una delle più belle pagine del 2019 tennistico italiano.

Nel primo set quello che scende in campo è un Berrettini che mostra immediatamente grande personalità e capace di rendere subito chiaro a Rublev che di facile c’è ben poco in questo match. Nel secondo game arrivano subito due palle break, con il russo che riesce a sventare il pericolo con i colpi di inizio gioco. Il romano, però, al servizio non concede niente, e comincia a prendere il volo nel quarto gioco, quando con una risposta di rovescio profonda va a togliere la battuta al suo avversario. Ci riesce anche una seconda volta poco più tardi, con Rublev confuso da tanto ardore dell’italiano e autore di numerosi errori e un doppio fallo che concede a Berrettini il 5-1, che diventa 6-1 nel giro di pochi minuti.

Il secondo parziale ha nel terzo game il suo momento di svolta. Si tratta del gioco più lungo dell’incontro, con 16 punti giocati e che vede l’azzurro trasformare la quarta opportunità di togliere il servizio a Rublev, Nonostante il break, il russo dimostra di essere in miglioramento, riuscendo lentamente a uscire dagli schemi di Berrettini e trovare più volte soluzioni vincenti con il dritto. In nessun caso, però, l’uomo che ha messo in fila Tsitsipas, Simon (per ritiro) e Kyrgios riesce anche solo ad avvicinarsi realmente alla possibilità di recuperare lo svantaggio, perché il romano, ogni volta che è in difficoltà, si salva con la prima o con il dritto: dopo un’ora di gioco è 6-4.

Dopo una breve uscita dal campo di entrambi i giocatori, si riprende con Rublev che ha un’opportunità del 2-0, cancellata da un servizio e dritto di Berrettini che poi s’inventa un maestoso slice di rovescio per tenere la battuta. I due riescono a mettere pressione ognuno all’altro nei rispettivi game di servizio, il che accende in maniera decisa la contesa. Sul 4-3 il moscovita arriva sul 30-30, ma l’azzurro trova due punti straordinari: un bellissimo dritto verso l’angolo destro e un pallonetto difensivo che finisce sulla riga con Rublev proiettato verso la rete e un 40-40 che appariva certo. Sul 5-5 Berrettini si procura due palle break con un po’ di fortuna e un errore di dritto del russo, ed è la seconda a valergli il 6-5 con un dritto vincente dal centro. Arriva però il passaggio a vuoto del romano, e con esso il doppio fallo che gli costa la battuta a 15 e manda il parziale al tie-break. Nei primi cinque punti, tra un numero e l’altro, nessuno tiene il servizio, poi è Berrettini ad andare sul 5-2. Rublev non molla, trova un meraviglioso rovescio all’incrocio delle righe e una gran prima centrale, poi riceve l’aiuto del romano che mette in rete un dritto che significa 5-5. Con la prima Berrettini guadagna il primo match point, ma Rublev gli serve una palla esterna che non si può prendere.Al cambio di campo l’azzurro, dopo uno scambio lunghissimo e tesissimo, è il primo a rompere gli indugi e si guadagna la possibilità, con un dritto verso il lato destro, di chiudere l’incontro. Berrettini comanda e chiude con la volée alta di dritto, regalandosi il sogno dei quarti Slam per la prima volta nella sua giovane carriera sul circuito maggiore, che pure di capitoli significativi già ne ha diversi.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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