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Ciclismo
Giro d’Italia 2020, il possibile percorso. Colle delle Finestre, Fraiteve, Marmolada e Stelvio: salite micidiali. Crono dell’Etna e del Prosecco?
Tra un paio di mesi verrà ufficialmente presentato il percorso del Giro d’Italia 2020 ma in questo periodo continuano a susseguirsi delle indiscrezioni e delle voci sul possibile tracciato della prossima Corsa Rosa. Stando a una prima ricostruzione, naturalmente tutta da confermare quando gli organizzatori di RCS Sport annunceranno come si svilupperà la prestigiosa corsa a tappe, sembrerebbe un Giro particolarmente impegnativo con tantissime montagne da scalare e delle cronometro estremamente esigenti che metteranno a dura prova tutti i partecipanti. Si preannuncia grande spettacolo per tutto lo Stivale e non solo perché infatti il Giro d’Italia scatterà dall’Ungheria con una cronometro individuale di 9,5 chilometri a Budapest.
Si rimarrà in terra magiara anche per le successive due tappe che dovrebbero essere riservate ai velocisti: 193 km da Budapest a Gyor e 197 km da Székesfehérvár a Nagykanizsa. A quel punto la carovana tornerà nel Bel Paese ma non è ancora stata ufficializzata la sede della ripartenza anche se tutto lascia pensare alla Sicilia, nell’Isola dovrebbero andare in scena ben tre tappe: le prime due mosse con partenza a Catania e a Palermo, per la terza si parla della micidiale cronoscalata di 27 km che condurrebbe ai 2850 metri s.l.m. a Piano delle Concazze, cioè ai piedi del cratere di nord-est dell’Etna. Sarebbe un’ascesa micidiale sullo sterrato con pendenze che rasentano il 20% e che permetterebbero di scremare la classifica generale.
Possibile poi un passaggio in Calabria e due giorni in Campania dove sembra ormai fatta per gli arrivi di tappa a Sorrento e Sant’Agata dei Goti. C’è qualche incertezza in più riguardo alla fase della Corsa Rosa che dovrebbe coinvolgere Marche e Umbria prima di una durissima tappa in Emilia-Romagna: l’intenzione sarebbe quella di proporre l’impegnativo percorso della Nove Colli, la Gran Fondo più partecipata d’Italia.
Ormai è già ufficiale l’esigente Cronometro del Prosecco (partenza a Valdobbiadene e arrivo a Conegliano passando per i saliscendi di Guia, Santo Stefano, San Pietro di Barbozza, Muro di Cà del Poggio, San Pietro in Feletto) mentre sarà il Friuli-Venezia-Giulia a ospitare la conclusione della seconda settimana: un giorno il Giro d’Italia sarà ospite della base delle Frecce Tricolori a Rivolto, potrebbe essere scartato lo Zoncolan, si parla del Monte Lussari (7 km al 13%) o del Monte Matajur.
Il gruppo a quel punto avrebbe già scalato diverse salite ma sarà poi l’ultima settimana a fare la differenza: possibile tappone dolomitico con arrivo in cima alla Marmolada affrontando però anche il Giau, frazione in Valtellina da brividi con il sempre temibile Stelvio e poi il Piemonte a fare da giudice supremo con una giornata da brividi che prevede l’inedito Monte Fraiteve (8 km di sterrato a 2700 metri) e il Colle delle Finestre con le sue pendenze aspre sullo sterrato. Finita qui? No perché circola una voce sempre più insistente di una conclusione a cronometro in quel di Milano.
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Foto: Valerio Origo