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F1, Lance Stroll attacca Vettel: “Non doveva rientrare così. Per il contatto con Gasly non potevo fare altro”

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Il Gran Premio di Formula Uno 2019 di Monza in casa Ferrari ha visto da un lato lo splendido successo di Charles Leclerc ma, contemporaneamente, anche il grave ed inopinato errore di Sebastian Vettel alla variante Ascari. Un testa-coda nel corso del sesto giro che ha rovinato la gara (e l’umore) del tedesco, ma non solo. Chi ne ha fatto le spese, doppiamente, è stato Lance Stroll.

Il canadese della Racing Point, infatti, è stato colpito dal ferrarista (musetto della SF90 contro la posteriore destra della vettura tinta di rosa) che stava rientrando sul tracciato (in maniera imperfetta, tanto da meritare 10 secondi di penalità) e, proseguendo nella sua corsa, ha dovuto allargare la traiettoria, mandando per i prati Pierre Gasly con la sua Toro Rosso e beccandosi, di conseguenza, una penalità a sua volta. Oltre il danno la beffa.

“Sono davvero arrabbiato per quello che è successo, Vettel non era in una posizione che potesse consentirgli di rientrare in pista in un modo così aggressivo – le parole di Stroll riportate da it.motorsport.com – Dal mio punto di vista ho fatto di tutto per evitarlo, sono stato prudente perché ho visto le bandiere gialle, per cui ho anche alzato il piede. Ho rispettato il regolamento, poi lui è rientrato lo stesso nonostante fosse in mezzo alla Ascari, non c’è stato nulla da fare anche se andavo piano. Stava bloccando il passaggio e mi ha toccato mandandomi in testacoda”.

 

A quel punto, come detto in precedenza, sopraggiungeva Pierre Gasly che il canadese ha mandato sull’erba in uscita della variante.“Non potevo vedere chi arrivava dalla mia destra, ho fatto una mossa pericolosa per rientrare in pista e sono stato punito più o meno per la stessa ragione di Vettel. E’ stato un disastro, ma non avevo visibilità e stavo solo cercando di tornare in gara. Non c’è molto da fare con queste macchine, se non vedi nulla è una lotteria”.

Una decisione che, per l’ex Williams, è completamente errata. “Se il tedesco non avesse fatto quello che ha fatto, non sarei sicuramente andato in testacoda. Era sull’erba e ho visto che è tornato in pista. La mia macchina era per metà in traiettoria, c’erano doppie bandiere gialle e ho cercato di andare largo, di più non potevo fare”.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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