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MotoGP, Marc Marquez GP Misano 2019: “Amo questa pista, è difficile mantenere costanza per tutta la gara”

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Sono passati solo due weekend senza Motociclismo ma per Marc Marquez l’appuntamento del GP di Misano 2019 è certamente da circoletto rosso. Per il cannibale iberico infatti l’astinenza da successo comincia a farsi sentire, oltre un mese ormai è trascorso dalla vittoria di Brno che è stata seguita dalle due volate consecutive perse prima con Andrea Dovizioso in Austria e poi con Alex Rins in Gran Bretagna.

Nonostante l’ottavo Mondiale sia ormai quasi in cassaforte, la fame di successo è ancora decisamente elevata per l’iberico, che qui al Misano World Circuit Marco Simoncelli ha vinto “solo” due volte, nel 2015 e nel 2017.

Dev’essere stato un po’ frustrante arrivare secondo nelle ultime due gare, ma al momento stai vincendo la guerra visto che ci sono 78 punti di vantaggio. Hai fatto dei test positivi qui a Misano la settimana scorsa, mancano sette gare e ti basterà finire sul podio per vincere il titolo, come ti senti?

Certo le ultime due gare non sono state le migliori all’ultima curva per noi ma sono comunque contento perché specialmente Silverstone era uno dei circuiti dove l’anno scorso abbiamo faticato e quest’anno invece siamo stati lì. I test a Misano sono stati interessanti e verificheremo questo weekend i dati raccolti in quanto per tutti il passo gara non  stato molto veloce rispetto all’anno scorso. I piloti Yamaha erano molto veloci, Dovizioso non era al 100% però sarà sicuramente veloce qui dove ha anche vinto l’anno scorso. A parte questo il vantaggio in campionato è buono e dobbiamo cercare di mantenere la calma, concludere le gare e vedere cosa accadrà.

Pare che il meteo sarà stabile con il sole a splendere tutto il weekend, qual è la chiave per vincere qui? 

E’ un circuito piuttosto tecnico malgrado alcuni punti veloci, molto difficile perché ci sono due o tre punti di frenata nei quali è difficile essere costanti tutti i giri; soprattutto nel terzo settore, nelle curve veloci è complicato essere regolari per tutta la gara ma è una pista che mi piace. Abbiamo dei nuovi pezzi che cercheremo di testare per verificarli nuovamente ma nel nostro box non c’è bisogno di fare follie, con ciò che abbiamo dobbiamo cercare solo di trovare il 100% ogni fine settimana. 

Vincere qui in Italia sarebbe speciale per la battaglia con la Spagna che c’è nel Motociclismo?

No, settimana prossima saremo in Spagna e quindi è la stessa cosa. Per me quello che contano sono i 25 punti, sia qui che settimana prossima quindi non cambia nulla. Certamente è più bello gareggiare davanti al proprio pubblico ma quando sei sul circuito con il casco in testa non fai caso a dove sei. 

L’anno prossimo ci saranno 20 gare di cui 4 saranno in Spagna. Pensi sia ora di ridurre le gare su suolo spagnolo o è una cosa che va bene?

Le persone hanno discusso riguardo a questo ma il poi tutte e quattro le gare sono piene di tifosi. Alla fine buoni circuiti offrono belle gare e un grande show e per me che sono un pilota spagnolo se fossero cinque sarebbe anche meglio. 

Alcuni hanno ipotizzato che negli ultimi due GP tu abbia avuto problemi di benzina nel finale. È vero?

Si è vero (ride). No, a Silverstone è stato così perché ho spinto tutta la gara davanti e mi sono trovato con problemi alla gomma posteriore di carburante ma è una cosa normale. Quando spingi tutti i giri al 100% in un circuito come Silverstone per raggiungere il tuo obiettivo è normale, penso che tutti fossero nella mia situazione non solo io. Qui non avremo di questi problemi, potremmo spingere tutti i giri. 

Le qualità nel motocross ti hanno aiutato a guidare una MotoGP?

Io sono nato nel motocross, per me più che allenamento è una passione. Mi piace davvero tanto guidare una moto da cross ma lì ogni giro è diverso, si passa da un giro all’altro dove cambia la traiettoria e devi reagire molto rapidamente per gestire la velocità e per non perderla. In questo il motocross aiuta molto. Inoltre aiuta a farti capire come salvarti da alcune cadute quando sei su una MotoGP, è molto divertente. 

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Foto: Valerio Origo

michele.brugnara@oasport.it

Twitter: MickBrug

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