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Biathlon: per Dorothea Wierer la stagione della verità

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L’abbiamo conosciuta e l’abbiamo apprezzata. L’abbiamo vista vincere a livello giovanile, l’abbiamo vista sorprendere tra le senior. Ma l’abbiamo anche vista soffrire e faticare. Ora, forte di due anni di esperienze in Coppa del Mondo, Dorothea Wierer si presenta al via della Coppa del Mondo di biathlon per riprendersi le posizioni che più si addicono al suo talento e al suo potenziale.

Impossibile non iniziare da quei Mondiali Junior di Nove Mesto: tre medaglie d’oro, un bottino che nessuna biathleta aveva mai raggiunto in una sola rassegna iridata di categoria. Per l’Italia, si intravede la speranza di poter tornare in alto anche tra le donne, c’è la sensazione di avere tra le mani un talento purissimo, un talento da Coppa del Mondo. Poche avversarie, tra le giovani, riescono a tenerle testa, ma una manciata di settimane dopo conferma tutto quello che aveva fatto vedere in precedenza ai Mondiali Senior. Prestazioni incredibili, con un nono posto a coronare il tutto nell’inseguimento. Sembra nata una stella.

Da lì, due stagioni difficili, anche per la sfortuna che sembra non volerle lasciare tregua. Lo scorso anno, quando sembrava potesse tornare ad alti livelli, un infortunio ha interrotto per quasi un mese la sua preparazione, costringendola ad un inverno tutto in salita. Nonostante questo, assieme alle compagne arriva ad una storica medaglia di bronzo nella staffetta iridata. Al poligono, come velocità di esecuzione, non è seconda a nessuno in tutto il circus. Quando le viene chiesto quale sia il segreto, si limita a sorridere e a rispondere:Mi piace sparare veloce!”. 

Arriva motivata alla stagione olimpica, senza voler pretendere troppo.Voglio tornare ad avere buone sensazioni”, questo il suo unico obiettivo; per i piazzamenti si vedrà. Quella che si presentava agli allenamenti estivi era una Dorothea determinata, probabilmente mai così concentrata.  Questo nuovo approccio, con molta probabilità, deriva dalla maturità acquisita negli ultimi anni, dalla consapevolezza di poter fare veramente bene. La possibilità esiste e sono veramente poche le posizioni precluse alla 23enne di Brunico, in particolar modo se dovesse trovare percentuali elevate al poligono, che spesso la scorsa stagione l’ha penalizzata.

Inutile, come ha detto anche lei, fare delle previsioni su particolari obiettivi nell’arco di tutta la stagione. Eppure, nei prossimi mesi potremmo veramente capire chi potrà diventare Dorothea Wierer in futuro, inquadrando le sue reali possibilità in un contesto di maturazione fisica e mentale importante. Certi risultati, in fondo, non si ottengono per caso. Ed è sempre bene ricordarlo.

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: lebiathlon.fr

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