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Ciclismo

Vuelta a España 2019: i possibili scenari tattici della tappa di oggi (14 settembre). Resa dei conti definitiva a Plataforma de Gredos

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20esima tappa della Vuelta a España 2019 in programma oggi, l’ultima frazione di montagna. Da Arenas de San Pedro si fanno 190 km per arrivare a Plataforma de Gredos. In programma ben 6 GPM di cui 2 di prima categoria. Le previsioni parlano di giornata da tregenda. Qui Alejandro Valverde ha l’ultima occasione per provare a recuperare i 2’50” che lo separano di Primoz Roglic. Miguel Angel Lopez e Tadej Pogacar, invece, oltre a giocarsi tra loro la maglia bianca, andranno all’attacco del podio di Nairo Quintana.

Il primo GPM, il Puerto de Pedro Bernardo, 18,4 km al 4,4%, è in programma dopo appena 15 km. Inoltre, appena finita questa lunghissima ascesa non c’è discesa, bensì un’altra salita, il Puerto de Serranillos, 9 km al 4,8%. In tutto sono quasi 30 km di scalata, i quali, certamente, nonostante le pendenze dolci, non possono essere sottovalutati. La Jumbo di Roglic, orfana di Tony Martin, in quest’occasione dovrà stringersi attorno al capitano e non permettere che qualche uomo pericoloso vada in fuga. La Vuelta dello sloveno, infatti, passa tutta da qui. Se allo scollinamento gli uomini di classifica saranno tutti assieme, allora Primoz avrà fatto un ulteriore passo verso la conquista del grande giro spagnolo. Da vedere, inoltre, se la Movistar avrà il coraggio di muovere da lontanissimo uno dei suoi due capitani (ovviamente è più probabile che sia Quintana), per provare a isolare prestissimo l’ex saltatore. Se gli uomini di classifica non si muovono sui primi due colli di giornata, la maglia roja difficilmente andrà in difficoltà.

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Scollinato il Serranillos, verosimilmente, la fuga sarà andata. In caso contrario potrà formarsi quando, giù dalla discesa, si tornerà a salire verso l’Alto de Navatalgordo, 3 km al 7,2%. Questa prima parte rappresenta un vero incubo per la squadra della maglia rossa, che dovrà guardarsi le spalle da tutti i corridori che proveranno ad andare in fuga, cercando di non farsi scappare nessun uomo pericoloso. Una volta scollinato il terzo GPM di giornata, inizierà una fase più semplice, ove il gruppo, nel caso nessuno sia riuscito ad avvantaggiarsi, potrà tirare un sospiro di sollievo.

Il secondo punto chiave di giornata, vale a dire il Puerto de Pena Negra, 14,2 km al 5,9%, aspetta i corridori al km 141. La salita è facile nella parte iniziale, ma nel finale ha punte al 7/8% dove si può attaccare. Qua, se Roglic si troverà ancora con Valverde e Quintana, sarà ormai quasi impossibile da staccare quel tanto che basta per sfilargli la maglia roja. Ci sarà, però, lo spazio per Lopez e Pogacar per andare alla caccia del podio. Dopo lo scollinamento mancheranno 34 km al traguardo, di cui 14 di discesa, per cui se qualcuno si staccasse a fine salita potrebbe rientrare.

A 9,4 km dal termine inizia l’ascesa conclusiva, la Plataforma de Gredos, pendenza media 3,8%. I primi 6 km sono facilissimi, gli ultimi tre un po’ più duri. I big dovranno fare la differenza prima, poiché se arrivano qui tutti insieme i distacchi saranno minimi. Ci aspetta, dunque, una tappa molto interessante e incerta. Sarà curioso vedere se l’Astana e la Jumbo faranno fronte comune contro la Movistar, dopo che, ieri, il sodalizio spagnolo ha attaccato quando i capitani delle due formazioni appena citate, Roglic e Lopez, erano caduti.

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Foto: Pier Colombo

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