Formula 1
F1, GP Singapore 2019: il nuovo ‘look’ della Ferrari funziona. Fondo e muso rinnovati per il salto di qualità
Non c’è trucco e non c’è inganno. No, non si vuol parlare di prestigiatori o di maghi ma quanto hanno saputo fare in casa Ferrari, dopo quello che è emerso dalle qualifiche del GP di Singapore (quindicesima prova del Mondiale 2019 di F1), non è così lontano dalla magia.
Sì perché questo round doveva essere quello da circoletto rosso per il Cavallino Rampante: pista ad alto carico aerodinamico e difficoltà in curva. A Budapest (Ungheria), su un tracciato con queste caratteristiche, le due SF90 erano giunte a 1′ dal britannico Lewis Hamilton sulla Mercedes e quindi i presupposti erano tutt’altro che lusinghieri. E invece è accaduto quel che non ti aspetti: Charles Leclerc in pole position e Sebastian Vettel 3°. Chi avrebbe potuto solo immaginare due Ferrari nella top3?
Sicuramente nel team di Brackley sono stati colti di sorpresa. Il viso di Hamilton (2° nella graduatoria) rappresentava fedelmente questo sentimento. LH44 credeva che fosse la Red Bull dell’olandese Max Verstappen la vera rivale e invece i due siluri in “Rosso” hanno fatto saltare il banco nel time-attack e, in vista della corsa odierna, i presupposti sono ambiziosi. Tuttavia, non ci si potranno permettere distrazioni perché le Mercedes hanno un passo gara davvero notevole ma forse le sorprese non sono ancora finite.
Resta l’evidenza di una metamorfosi frutto di cosa? Del pacchetto aerodinamico introdotto dai tecnici di Maranello. Si è intervenuti su tutte le aree per dare un bilanciamento alla monoposto migliore e aumentare il downforce. Le modifiche più evidenti sono state al muso, con i piloni modificati per avere una canalizzazione dei flussi d’aria più efficiente. Inserita anche una pinna al lati esterni dei due componenti citati per svolgere la funzione di deviatore di flusso. Una soluzione sempre per avere maggior deportanza all’avantreno. Altre modifiche sostanziali riguardano il fondo, con la presenza di quattro piccolo deviatori posti sui binari, riproponendo un qualcosa che già si era visto in Francia. La differenza sta però nella posizione di due dei quattro binari.
Accorgimenti, quindi, che hanno reso la macchina del Cavallino più performante, evidenziando come la strada di sviluppo intrapresa sia la migliore.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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