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Ciclocross, Coppa del Mondo 2019-2020: Eli Iserbyt domina anche a Waterloo. Il belga serva il bis dopo il successo di Iowa

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C’è solo una parola per definire Ely Iserbyt (Marlux-Bingoal), visto nelle prime due prove statunitensi di Coppa del Mondo di ciclocross 2019-2020: dominante. Dopo aver trionfato la settimana scorsa ad Iowa, infatti, il giovane belga serve il bis anche a Waterloo. L’alfiere della Marlux Bingoal, dunque, torna in Europa a punteggio pieno nella classifica generale della terza challenge più importante del ciclocross (la prima e la seconda sono Superprestige e DVV Verzekeringen Trofee, ndr), con il secondo, il campione uscente Toon Aerts (Telenet-Fidea Lions), già staccato di 20 punti.

La gara si è svolta su un circuito reso durissimo dalla pioggia. Praticamente una lunghissima distesa di fango priva di tratti in cui respirare. Sulla carta il terreno di caccia ideale di Toon Aerts, il quale, su un percorso simile e in condizioni pressoché identiche, ad inizio 2019 schiantò Wout Van Aert nel campionato nazionale belga. In un primo momento, infatti, sembrava proprio che Aerts potesse prendersi la rivincita su Iserbyt, dopo l’onta subita la settimana scorsa ad Iowa. Infatti, al termine del secondo giro, complice una caduta di Eli, il portacolori della Telenet-Fidea era solo in testa con 16″ di vantaggio sul giovane rivale.

Aerts, però. dopo un inizio perfetto, ha iniziato a perdere lucidità nel terzo giro. Il fiammingo è caduto tre volte, anche se si è sempre rialzato e lì per lì Iserbyt non era riuscito a sfruttare i suoi passaggi a vuoto per tornargli sotto. Tuttavia, all’inizio della quarta tornata, il crossista della Marlux-Bingoal ha dato un’accelerata e si è riportato sul campione nazionale belga. Toon, il quale già dava l’idea di aver perso un po’ di sicurezza dopo le varie scivolate, ha subito il contraccolpo psicologico e ben presto è affondato, permettendo a Iserbyt di involarsi verso il secondo successo in queste prime due prove di Coppa del Mondo.

Come testimoniano i tempi sul giro, la forza di Iserbyt è quella di riuscire a girare per un’ora sempre allo stesso modo. Al contrario Aerts, storicamente atleta di fondo, che il meglio lo dà negli ultimi 20 minuti, non ha ancora un’ora di autonomia e tende a calare nella seconda parte di gara. Questo perché, probabilmente, rispetto all’anno scorso, quando fu lui a imporsi in entrambe le prove statunitensi di Coppa del Mondo (sempre davanti a Van Aert), ha cambiato preparazione, optando per un inizio più lento in modo da avere gambe migliori nella parte centrale della stagione, dato che, a quanto pare, Mathieu Van der Poel, il cannibale della disciplina, quest’anno potrebbe saltare qualche prova di Superprestige (la challenge più antica in assoluto), lasciando, dunque, spazio anche agli altri.

Al traguardo Iserbyt ha rifilato addirittura 1’08” ad un distrutto Toon Aerts, mentre il suo compagno di squadra Michael Vanthourenhout, in crescita di condizione dopo un’uscita opaca ad Iowa, completa il podio a 1’23”. Quarto posto per Gianni Vermeersch (Creafin), a 1’50”, quinto per Corne Van Kessel, primo non belga all’arrivo, a 2’18”. Il prossimo appuntamento con la Coppa del Mondo sarà a Berna, tra un mese esatto.

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Foto: Twitter UCI Cyclocross

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