Atletica
Viaggi per sport. Mondiali di Atletica Doha 2019: in Qatar per vivere il sogno delle mille e una notte
Manca davvero poco al via dei Campionati Mondiali di atletica di Doha 2019, in programma dal 27 settembre al 6 ottobre nella capitale del Qatar. Si parte alle 15.30 italiane, con le qualificazione del lungo maschile. Se avete in programma un viaggio verso il Medio Oriente, per assistere alle gare che vedranno impegnati i migliori atleti del Pianeta, le indicazioni seguenti potrebbero proprio tornarvi utili.
Qatar e Doha
Lo stato/emirato del Qatar è un piccolissimo paese, delle dimensioni dell’Abruzzo tanto per intenderci, situato nella penisola Arabica. Confina a Sud con l’Arabia Saudita ed è circondato per il resto dal Golfo Persico. La manifestazione iridata si disputerà a Doha, la capitale qatariota, e sarà ospitata all’interno dell’impianto Khalifa International Stadium. Le sfide su strada sono invece sviluppate all’interno del circuito che, attraverso la Corniche di Doha, collega la baia della capitale con lo skyline del centro città.
I cittadini italiani possono entrare liberamente nello Stato del Qatar con un visto gratuito, ottenibile direttamente presso gli appositi uffici dell’aeroporto d’arrivo o dalla compagnia aerea di linea Qatar Airways, dietro presentazione di un passaporto valido e con validità residua di almeno sei mesi. Si dovrà inoltre mostrare il biglietto confermato di ritorno o proseguimento viaggio.
La quasi totalità della popolazione è di fede musulmana.
Dettagli storici
Il Qatar è stato una zona remota e povera per buona parte del XX Secolo. Il popolo si dedicava alla pesca delle perle e all’allevamento dei cammelli. Nel 1971 (anno d’indipendenza dalla Gran Bretagna) fu scoperto uno dei più grandi giacimenti al Mondo di gas che, solo dopo altri vent’anni, venne trasformato in una vera e propria ricchezza grazie alla messa a punto di nuove tecniche di liquefazione, realizzate a Ras Laffan con l’aiuto del gigante dell’energia Usa Exxon Mobil.
I cittadini originari del luogo (313.000 circa) sono quindi diventati in pochissimo tempo tra i più ricchi del Mondo, con un reddito medio annuo pro capite di 125mila dollari. Nel 2013 è salito al trono Tamir Bin Hamad Al Thani, giovane sovrano molto amato dal popolo e grande amante dello sport. Si sto parlando proprio di lui! Il proprietario del Paris Saint Germain e promotore assoluto della FIFA World Cup 2022 proprio nello stato qatariota.
Abbigliamento
Un paio di informazioni riguardo l’abbigliamento, in particolare quello femminile. Il Qatar è un paese molto tollerante, quindi non dovete seguire regole particolari e per le donne non c’e l’obbligo di coprire la testa con il velo. A Doha però , le donne del luogo, indossano quasi tutte il chador nero e ciò permette di capire quanto il paese sia comunque conservatore e tradizionalista.
Quando andare?
Il clima è di tipo desertico. Le temperature oscillano dai 17° di Gennaio ai 40° estivi. Le notizie riportate, fino a qualche giorno fa, davano addirittura 50°. Per non incorrere nel rischio di bruciature, o di colpi di calore, è bene quindi proteggersi in modo adeguato utilizzando crema solare, cappellino e occhiali da Sole. Inoltre è importante idratarsi bevendo molta acqua e fare piccole passeggiate, esplorando di volta in volta piccole porzioni di città. Cercate di usufruire in maniera costante, ma parsimoniosa, dell’aria condizionata dei mezzi pubblici e dei locali, prestando attenzione però agli eccessivi sbalzi di temperatura.
Consiglio personale
Doha si affaccia sul golfo persico e la maggior parte della popolazione qatariota vive proprio qui. Fondata nel 1825 dai cacciatori di perle nel 1971, con l’indipendenza del paese dal Regno Unito, divenne la capitale del paese. La maggioranza degli edifici del centro storico ha origine recente e pochi decenni di vita. Proprio nel centro vi consiglio di soggiornare dove numerose sono le scelte per ciò che riguarda le strutture, da quelle economiche (relativamente) fino alle classiche definite “da sceicco”. Una delle costruzioni che balza immediatamente agli occhi è la Moschea del Fanar.
Nell’enorme piazza, dislocata tra la struttura religiosa e il suq, c’e la scritta “I Love Qatar” che dimostra quanto gli emiri stiano puntando sul turismo, ben consapevoli del futuro esaurimento di petrolio e gas, attuali fonti del primario guadagno del Paese.
Intorno al mercato ci sono altri edifici che prendono ispirazione dall’architettura del passato. Su di questi la luce, davvero intensa in alcune ore della giornata, contribuisce a renderne la levigatura ancora più distinta e portata fino all’inverosimile, riflettendosi nella pietra bianca con la quale sono costruiti. Il suq, come sempre quando si visitano città orientali, rappresenta uno dei luoghi più affascinanti e ci trasmette il sentore reale di essere giunti nelle famosi notte “cantate” dalle novelle. Il Suk Waqif, che sembra risalire a prima del 1970, sono pronto a scommettere vi conquisterà.
Cadrete nella tentazione di definirlo troppo “nuovo” ma avrete modo, una volta esplorato, di ricredervi. Ricostruito dall’emiro Al Thani negli anni cinquanta, perché considerava fatiscente il precedente, a due passi dalla corniche con vista sui grattacieli, riesce a essere ordinato e vivace.
Simbolo della tradizione fiera di questo popolo, oggi come allora, è frequentato dalle famiglie locali, soprattutto verso tramonto, per cenare e “curiosare” fra le bancarelle. Come ogni suq è diviso per settori merceologici. Dai metalli preziosi alle stoffe, dalle spezie ai datteri, dai tappeti agli animali da compagnia. A proposito di datteri voglio darvi un consiglio: assaggiate assolutamente la qualità Medjool, la più prelibata. Avrete anche modo di osservare da vicino i falchi, davvero importanti per le tradizioni e ormai diventati status symbol. Potreste ritrovarvi, se vi capiterà l’occasione, con un rapace sul braccio e scattare una splendida foto ricordo. Qui i turisti sono i benvenuti, sebbene merce e prezzi siano destinati più alla clientela locale. Nessun venditore insistente e nessun mendicante.
A discapito di un po di fascino, tipico dell’esotico, non c’e traccia della finzione o del costruito a misura per il visitatore.
Terminata la visita del mercato dedicate del tempo per una passeggiata sul lungomare. Noterete sicuramente il monumento dedicato all’attività principale del passato di Doha, una scultura fatta a forma di ostrica. Preparate la macchina fotografica. Il lungomare è pieno d’imbarcazioni di legno; anticamente utilizzate per la pesca, ora attrazioni turistiche messe a disposizione dei passanti per effettuare il giro della baia. La loro sagoma di fronte ai grattacieli offre uno scenario particolare, surreale e colmo di fascino.
Proseguendo la passeggiata lungo la Corniche arriverete al museo di arte islamica. Proprio questa strada offre il punto più suggestivo dove osservare lo skyline cittadino, con il centro economico e residenziale formato da grattacieli dalle forme più bizzarre. La famosa “golden hour” fotografica, qui vi lascerà davvero a bocca aperta. Ma visitare un emirato significa anche provare in prima persona, o quanto meno osservare da vicino, lo sfarzo che rende questi paesi famosi nel Mondo. Alberghi, ghepardi al guinzaglio, super car che filano per le strade della capitale piuttosto che residenze di lusso su isole artificiali. Insomma è possibile trovare tutto il meglio del lusso e anche di più! Da non perdere assolutamente, se siete appassionati del mondo equino, la visita alle scuderie dell’emiro con gli eleganti cavalli arabi.
Cosa fare e vedere fuori Doha?
Osservate e vivete da vicino lo spettacolo del deserto con tutta la serie di attività a esso legate. Il Khor Al Adaid si trova a 60 Km da Doha, nella parte sud orientale del paese, ed è uno spettacolare mare interno dove il golfo incontra l’enorme marea gialla di sabbia. Questa riserva naturale, riconosciuta dall’Unesco, è tra i rari posti nel Pianeta dove appunto mare e deserto si uniscono diventando dimora di specie rare e a rischio estinzione, una fra tante le tartarughe. Al Enna Project è l’iniziativa che ha l’obiettivo di garantire a chi visita la riserva naturale di Khor Al-Adaid esperienze indimenticabili. Grazie alle grandi dune di sabbia, questa zona è perfetta per essere percorsa a bordo di fuoristrada 4×4 avventurandosi lungo il safari. Potrete anche concludere in bellezza la giornata dormendo in uno dei campi tendati (di lusso) nel deserto, dopo un bagno rigenerante in mare.
Questa esperienza rimarrà per sempre nella vostra mente, se non mi credete aspettate di vedere la volta celeste sopra di voi quando le luci artificiali del villaggio si “abbasseranno” e il buio sopravanzerà.
Esperienza da provare, per noi amanti dello sport, è il surf sulle dune. In Qatar inoltre potrete osservare anche un sito archeologico patrimonio Unesco: Al Zubarah infatti era un porto di pesca delle perle, ed oggi è un’area che include un complesso di torri e forti. Qui si possono ammirare incisioni rupestri e le rovine di quella che era l’antica città mercantile. Davvero affascinante!
Bene, per oggi il nostro viaggio termina, qui. E’ arrivato il momento di godersi il Mondiale di atletica 2019!
Bruno Venturelli
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