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Formula 1

Mattia Binotto F1, GP Russia 2019: “Non siamo stati perfetti, la vittoria l’abbiamo regalata. Sulle strategie…”

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Ancora una volta Mattia Binotto avrà una domenica pomeriggio più lunga del previsto. Il team principal della Ferrari, infatti, dovrà prendere i suoi due piloti e intraprende una discussione nella quale dovrà spiegare i perchè ed i percome di una strategia che ha lasciato molti punti interrogativi e che poteva rischiare di incrinare i rapporti tra i due piloti di Maranello, dopo il precedente di Singapore.

A monte, tuttavia, l’amaro in bocca per una doppietta che è svanita nel breve volgere di pochi minuti. “Peccato, oggi non siamo stati perfetti – ammette Binotto ai microfoni di Sky Sport – La vittoria l’abbiamo lasciata lì e ce la siamo fatta sfuggire dalle mani. Preferisco guardare ai risultati incoraggianti di questo periodo e guardare avanti”.

Dopo diversi mesi si è riproposto un problema di affidabilità che ha messo fuori causa Sebastian Vettel. “Purtroppo la solidità della vettura è un aspetto fondamentale della stagione. Non siamo stati impeccabili nella prima parte dell’annata e nemmeno oggi. Purtroppo è sopraggiunto un problema alla parte ibrida e ora dalla telemetria dovremo capire cosa sia successo. Abbiamo chiesto a Sebastian di fermarsi subito pensando alla sicurezza. Non potevamo farlo arrivare fino alla pit-lane, dato che il motore avrebbe avuto guai più seri”. 

Molte discussioni, ovviamente, ruotano attorno alla strategia al via. Il team principal chiarisce la posizione della scuderia. “Era tutto definito a monte. Avevamo chiesto a Leclerc di offrire la scia a Sebastian per puntare alle prime due posizioni in curva 2. Evidentemente dovevamo essere più chiari per gestire meglio la situazione. Volevamo, infatti, che Vettel facesse ripassare il compagno, ma nelle prime fasi non era possibile. Dopodichè Seb ha messo in mostra un ottimo ritmo e non aveva più senso. Peccato per lui, ha disputato una prima fase di gare strepitosa”. 

 

Ultima battuta sulla decisione di far rientrare Leclerc per la seconda volta sotto Safety Car. “Charles ama attaccare e abbiamo quindi valutato che, secondo o terzo, era giusto tentare la scommessa. Peccato, non è andata come confidavamo”. 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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