Sci Alpino
Sci alpino: ItalJet per ripetere una stagione d’oro
Nel weekend riparte la Coppa del Mondo di sci alpino con la prima tappa della trasferta nordamericana: gli uomini saranno impegnati a Lake Louise, le donne a Beaver Creek.
Una discesa e un supergigante sulla pista canadese inaugurano così quella che, per la nazionale italiana delle prove veloci, dovrà essere la stagione delle conferme dopo un’annata nella quale gli azzurri hanno fatto incetta delle più grandi classiche, conquistando anche l’argento mondiale della libera. Arrivare al top è difficile, confermarsi, si sa, lo è ancora di più: eppure per lo squadrone allenato da Gianluca Rulfi e Alberto Ghidoni ci sono tutte le potenzialità per restare al vertice. Christof Innerhofer, reduce da tre vittorie e un altro podio, ha potuto allenarsi più del solito quest’estate, anche se proprio negli ultimi giorni la schiena ha ripreso a dargli fastidio: “Voglio divertirmi e, se mi diverto, vinco” è l’infallibile filosofia del finanziere di Gais, che pure sa di non essere ancora al 100% della forma. Matteo Marsaglia ad ottobre ha dovuto fare i conti con una distorsione al ginocchio che lo ha limitato parecchio, ma lo stage di allenamento nell’amata Beaver Creek sembra avergli restituito ritmo e sicurezza, anche se ovviamente non dovremo stupirci di non trovarle nelle primissime posizioni sin da subito.
Soddisfatto dei suoi allenamenti Dominik Paris, che ha recentemente dichiarato al sito FISI di sentire come “gli ingranaggi si stiano oliando e la sciata diventi sempre più di buon livello“; Werner Heel nello scorso inverno ha ritrovato la serenità perduta che gli ha permesso di tornare a girare su livelli altissimi, quei livelli che lo hanno sempre accolto salvo passaggi a vuoto. Peter Fill, invece, è l’unico veramente in cerca di riscatto: il carabiniere di Castelrotto è da tre stagioni che non riesce a restare stabilmente nelle prime posizioni, ma pare che anche lui sia riuscito ad allenarsi con la giusta tranquillità nei mesi scorsi. Siegmar Klotz sta vivendo una carriera in costante crescita e l’anno olimpico potrebbe riservargli qualche exploit significativo, mentre Silvano Varettoni si è letteralmente “fatto da solo” dopo anni di difficoltà e ora non vorrà certo perdere la regolarità conquistata; infine, il giovane polivalente Mattia Casse rientra in squadra dopo un anno di stop e riparte da quei piazzamenti nei venti con cui si era presentato al grande pubblico 18 mesi fa.
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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com