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Vela, Mondiali RS:X 2019: Italia competitiva ma manca l’acuto da medaglia, sorprende l’esplosione immediata di Giorgia Speciale

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Il Mondiale RS:X 2019 di Torbole si è concluso senza medaglie nell’overall per l’Italia, che esce così dalla rassegna iridata casalinga non completamente soddisfatta nonostante tre atleti qualificati per le Medal Race. Nel bilancio complessivo della manifestazione la selezione tricolore ha raccolto una medaglia d’argento con Giorgia Speciale nella graduatoria riservata alle atlete Under 21, un risultato sicuramente prestigioso che assume ancor più valore se si guarda alla classifica generale assoluta della competizione femminile disputata sul Lago di Garda.

La diciannovenne anconetana, dopo aver dominato in lungo e in largo nelle ultime stagioni a livello giovanile tra Techno 293 Plus e RS:X, quest’anno è passata definitivamente alla categoria senior in modo da cominciare il suo percorso tra le grandi nella classe olimpica RS:X. Le prime gare ufficiali sono servite a Giorgia per fare esperienza e per confrontarsi con le migliori al mondo della specialità in modo da capire su cosa concentrarsi principalmente per migliorare, arrivando di fatto all’appuntamento più importante del 2019 in una forma strepitosa. La Campionessa Olimpica Giovanile in carica ha impressionato fin dalla prima giornata mettendo in mostra una costanza di rendimento ad alto livello sorprendente per una ragazza alla prima esperienza in un Mondiale Senior, che è rimasta addirittura in corsa per il podio fino all’ultima regata di Gold Fleet prima della Medal Race.

Il sesto posto finale è in ogni caso un risultato inatteso e molto incoraggiante in ottica futura, dato che al momento le due punte di diamante della Nazionale femminile sarebbero Marta Maggetti e Flavia Tartaglini, principali candidate per rappresentare il Bel Paese a Tokyo 2020. La prima ha disputato un Mondiale molto positivo chiuso al quinto posto, confermandosi a proprio agio nel contesto iridato dopo aver ottenuto la carta olimpica per l’Italia grazie al settimo posto dell’ultima edizione ad Aarhus. La romana classe 1985 invece non si è espressa sui livelli che le appartengono terminando in 18^ piazza a causa di un infortunio alla spalla rimediato nel recente Test Event svolto ad Enoshima.

In campo maschile Daniele Benedetti e Mattia Camboni si confermano gli uomini di punta della squadra azzurra, anche se quest’ultimo è stato pesantemente condizionato da un infortunio di rilievo (strappo all’avambraccio sinistro accusato in allenamento) subito in sede di preparazione dell’evento che non gli ha comunque precluso la possibilità di difendersi egregiamente con alcuni ottimi piazzamenti parziali compromessi da una penultima giornata di qualificazioni completamente disastrosa. Con un Camboni in difficoltà, Daniele Benedetti è stato ampiamente il migliore degli italiani ottenendo il pass per la Medal Race e strappando un buon settimo posto finale a distanza siderale dalla zona medaglie.

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Foto: Pagina Facebook FIV

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