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Rugby
Rugby, Mondiali 2019: cosa ci lasciano le prime due settimane in Giappone
Oggi in Giappone è giorno di riposo e non sono previsti match della Rugby World Cup e, dunque, è anche il momento di tirare le prime somme. Quasi tutte le squadre hanno già disputato due incontri e, dunque, sono a metà del loro cammino nella fase a gironi. Di sentenze non se ne sono ancora scritte, anche se sicuramente i primi 18 incontri della Coppa del Mondo di rugby qualcosa di importante lo hanno detto. Vediamo, girone per girone, cosa è successo fino a ora.
Come era prevedibile fin dalla vigilia la pool A si è confermata una delle più equilibrate del torneo e anche quella che ha regalato la sorpresa più incredibile fino a oggi, almeno guardando ai top team. Dopo un primo turno relativamente tranquillo, con le scontate vittorie del Giappone sulla Russia, dell’Irlanda sulla Scozia e delle Samoa nuovamente sulla Russia, questo weekend ha scombussolato i piani di tutti. Se l’Irlanda, infatti, aveva dominato contro i cugini scozzesi, facendo intuire un cammino relativamente agevole fino ai quarti di finale, sabato il Giappone ha sorpreso la squadra di Joe Schmidt, giocando un ottimo rugby contro un’Irlanda che invece ha deluso molto. Così, ora il Giappone guida con 9 punti in classifica, seguito dall’Irlanda a 6 e la coppia Scozia e Samoa a 5, dopo il successo scozzese sui pacifici ieri. Irlanda che, dunque, ora non potrà permettersi ulteriori passi falsi se vorrà conquistare i quarti di finale, ma una vittoria del Giappone sulla Scozia (e viste le due squadre sino a ora non è così impronosticabile) lascerebbe gli irlandesi secondi, obbligandoli dunque a incontrare nei quarti di finale gli All Blacks. Tutto si deciderà, dunque, il 13 ottobre con Giappone-Scozia, con i britannici che dovranno vincere stando anche attenti ai punti di bonus.
Situazione, invece, difficilmente decifrabile nella pool B, quella dell’Italia. Con gli All Blacks che sino a ora hanno giocato solo una partita, infatti, a guidare la classifica sono gli azzurri con 10 punti, seguiti dal Sudafrica con 5 punti e la Nuova Zelanda con 4. Con Canada e Namibia che si sono confermate cenerentole del girone, però, questo quadro è palesemente falsato dal fatto che l’Italia deve ancora incontrare sia Springboks sia All Blacks. Come già detto più volte, anche dai protagonisti, sognare il colpaccio con i sudafricani è doveroso e lecito, ma realisticamente difficile. Dunque, se non vi saranno sorprese clamorose la sfida diretta vinta dai tuttineri sul Sudafrica pone la Nuova Zelanda potenzialmente prima nel girone e gli Springboks secondi.
Bisognerà, invece, attendere il 5 ottobre per poter avere certezze nella pool C, quella fin dalla vigilia più attesa. L’Inghilterra guida la classifica con 10 punti, ottenuti però con le due squadre più deboli del lotto, Tonga e USA, seguita dall’Argentina con 6 e la Francia con 4. I transalpini, però, sono fermi a un solo match giocato e in quell’occasione hanno battuto i sudamericani in uno degli scontri diretti per i quarti di finale. Ora, infatti, i Bleus appaiono favoriti per il passaggio del turno, ma si dovranno attendere le due partite che coinvolgono l’Inghilterra per avere delle risposte. Sabato 5 ottobre gli inglesi affronteranno l’Argentina in quella che per i Pumas è una sfida da dentro o fuori. Perdendo sarebbero virtualmente eliminati, vincendo sposterebbero le sentenze al 12 ottobre, quando i britannici affronteranno gli storici rivali francesi.
Infine, sembra già tutto scritto nella pool D. Il Galles è ormai virtualmente ai quarti di finale come prima classificata dopo la bella vittoria sull’Australia nella sfida più spettacolare sin qui vista ai Mondiali. I Wallabies, però, nonostante il ko possono dormire sogni relativamente tranquilli viste le altre contendenti. Le Fiji, accreditate alla vigilia come possibili outsider, hanno offerto la sorpresa più clamorosa del torneo, perdendo 30-27 contro l’Uruguay, che non vinceva ai Mondiali da 16 anni, e sono così fuori dai giochi. Resta in corsa, almeno in teoria, la Georgia che ha perso con il Galles e battuto l’Uruguay e che si giocherà le sue chance l’11 ottobre nello scontro con l’Australia. Ma, sinceramente, viste le due formazioni in questo avvio di Mondiale è veramente difficile ipotizzare una clamorosa vittoria dei georgiani.
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Foto: Lapresse