MotoGP
MotoGP, GP Thailandia 2019: Andrea Dovizioso a caccia di un successo per il morale a Buriram
Parlare di vittoria quando c’è da battere un pilota che vince otto gare e arriva secondo in cinque non è propriamente facile. Nel Mondiale 2019 di MotoGP va così perché Marc Marquez è nel pieno della sua maturazione. In sella alla Honda, che solo lui sa portare così al limite, l’asso nativo di Cervera ha praticamente ipotecato il suo ottavo titolo iridato in carriera, potendo contare su 98 lunghezze di vantaggio su Andrea Dovizioso.
Ecco che il quintultimo appuntamento a Buriram (Thailandia) ha più i connotati della tappa da vincere per l’onore e per l’orgoglio piuttosto che per aprire qualcosa di ampiamente chiuso. Dovizioso, in sella alla sua Ducati, ci proverà. La condotta di Aragon (Spagna), su un tracciato mai troppo amico, è stata ottimale e il “Dovi” ha ritrovato in gara quelle sensazioni che, complice anche il botto di Silverstone (Gran Bretagna), aveva un po’ smarrito. La GP19 sembrava essere involuta, afflitta dalla sua mancanza di velocità in percorrenza di curva.
In Spagna il forlivese è riuscito, quantomeno, ad essere il primo degli “umani” ma per salire sul gradino più alto del podio non basta perché davanti c’è il “Cannibale” Marquez che, dopo aver perso in Austria e in Gran Bretagna in volata, non vuol perdere neanche giocando a carte con gli amici. Dovizioso lo sa però sul layout thailandese spera di avere una moto che possa consentirgli di lottare contro chi sembra essere imbattibile. Il tracciato asiatico è un mix tra tratti guidati e veloci, in linea con la filosofia dei circuiti moderni. Saranno necessarie quindi trazione e percorrenza.
Questi aspetti potrebbero sorridere, neanche a dirlo, al fuoriclasse iberico ma il “Dovi”, secondo l’anno passato alle spalle del n.93, vorrà giocarsi il tutto per tutto per conquistare il “premio di consolazione” e rafforzare la sua piazza d’onore nella graduatoria generale.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Valerio Origo
