Artistica
Ginnastica artistica, Mondiali 2019: Giorgia Villa, la Fata di Brembate pronta a ruggire. La Capitana dell’Italia
La capitana della Nazionale, il punto di riferimento di un quintetto magico che vuole incantare, la guida di una grande Italia pronta a strabiliare ai Mondiali 2019 di ginnastica artistica dove si andrà a caccia della qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Giorgia Villa: cuore, grinta, carisma, grandi doti tecniche, ottima capacità di tenere la gara, spigliata, grintosa. La 16enne bergamasca avrà il compito di trascinare l’Italia nella rassegna iridata che incomincerà il 4 ottobre, la Fata di Brembate avrà il compito di tenere unito un gruppo solido e formatosi nel corso degli ultimi anni a Brescia: tutte insieme per la “missione Sol Levante” e non solo perché le azzurre sognano di lottare per qualcosa di importante già in questa rassegna iridata.
La brixiana si presenta all’appuntamento in ottime condizioni fisiche, decisamente meglio rispetto agli Europei di aprile quando dovette fare i conti con una frattura al dito medio della mano destra e con dei fastidi alla caviglia, tra l’altro nel turno eliminatorio fu colpita da 38 °C di febbre e non riuscì a esprimersi al meglio (si qualificò comunque per la finale alla trave col miglior punteggio). A Stettino non arrivarono le gioie che si aspettavano ma ora Giò può rifarsi con gli interessi, è una combattente nata dotata di un doppio avvitamento stellare al volteggio, fortissima alle parallele con un esercizio di assoluto spessore tecnico e ora abilissima anche sui 10 cm dove è cresciuta in maniera esponenziale negli ultimi mesi: l’allieva di Enrico Casella è sempre più completa ed è chiamata a recitare un ruolo da protagonista tra le seniores dopo aver vinto tutto tra le under 16 (all-around alle Olimpiadi Giovanili e agli Europei di categoria nel 2018, tra le tante cose).
Quali possono essere gli obiettivi reali di Giorgia Villa in questi Mondiali oltre ai risultati di squadra? Nel concorso generale individuale ha tutte le carte in regola per puntare a una top-5 ma deve chiaramente eseguire la gara perfetta senza sbavature e senza cadute, cosa che non le è riuscita tra l’amichevole di Heerenveen e i Campionati Assoluti. I suoi esercizi alla trave e alle parallele sono meritevoli di una finale di specialità, bisognerà cercare di qualificarsi agli atti conclusivi e poi giocarsi il tutto per tutto cercando di forzare al massimo.
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Foto: Simone Ferraro/FGI