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Ginnastica artistica, Mondiali 2019: l’ora delle Fate. L’Italia vuole le Olimpiadi, è arrivato il momento delle 2003

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Scocca l’ora delle Fate. Mancano 48 ore all’attesissimo esordio dell’Italia ai Mondiali 2019 di ginnastica artistica, sabato 5 ottobre (ore 09.00) le azzurre scenderanno in campo a Stoccarda per disputare il turno di qualificazione della rassegna iridata e andare a caccia della qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 (sono in palio nove pass). La missione è alla portata di questa squadra che è stata costruita meticolosamente nel corso degli anni, la classe 2003 ha un talento innato plasmato giorno dopo giorno al PalAlgeco di Brescia proprio con l’obiettivo non soltanto di conquistare il biglietto per il Giappone ma anche di provare a compere per una medaglia internazionale che sarebbe storica. Il CT Enrico Casella ha sempre creduto fermamente nelle doti di questo gruppo, ha investito molto, è riuscito a ottenere un’Italia potenzialmente fortissima, ed ora è arrivato il momento di raccogliere i primi frutti.

Le Fate sono attese dagli ultimi allenamenti in Germania, domani assisteranno alle prime sei suddivisioni del turno eliminatorio e inizieranno a farsi una prima idea del punteggio che può servire per essere tra le migliori nove formazioni (escludendo USA, Russia, Cina che sono già ammesse ai Giochi grazie al podio dell’anno scorso) e dunque raggiungere il grande obiettivo della vigilia. La nostra Nazionale punta anche alla finale del team event ed è pronta ad offrire una grande ginnastica, il livello tecnico e il carisma delle cinque ragazze lasciano ben sperare, anche se bisognerà controllare l’emozione del debutto visto che i quattro quinti della nostra compagine sono all’esordio in un Mondiale (solo Desiree Carofiglio vanta un precedente datato 2017).

Le azzurre incominceranno al corpo libero, che non è certamente l’attrezzo più gradito, bisognerà essere brave e puntare sulla precisione evitando grosse sbavature e facendo affidamento sull’esercizio di Carofiglio, che deve portare a casa punti importanti. La gara si potrebbe poi decidere nelle due rotazioni centrali, cioè quelle sulla carta più favorevoli: i doppi avvitamenti al volteggio e gli esercizi complessi alle parallele asimmetriche sono il piatto forte dell’Italia, che spera di scappare via tra tavola e staggi prima della conclusione alla trave, dove sarà importante la stoccata di Giorgia Villa. La capitana può puntare ad una top-5 in ottica all-around, Asia ed Alice D’Amato hanno le carte in regola per centrale una finale di specialità alle parallele, proprio come Elisa Iorio, ma sabato mattina bisognerà pensare esclusivamente alla squadra, per raggiungere il sogno chiamato Olimpiade.

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Foto: Chiara Sani

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