Arrampicata sportiva, Europei 2019: speed e lead, battaglia a Edimburgo. L’Italia ci prova con Ghisolfi e Fossali

Nel weekend del 4-6 ottobre si disputeranno gli Europei 2019 di arrampicata sportiva per quanto riguarda le specialità lead e speed. Sarà Edimburgo (Gran Bretagna) a ospitare la rassegna continentale, un appuntamento importante per diversi atleti che si stanno preparando al torneo preolimpico di fine novembre a Tolosa e che da questa gara cercheranno di trarre indicazioni importanti.

LEAD (MASCHILE) – Il francese Romain Desgranges difenderà il titolo conquistato due anni fa ma l’uomo da battere è sempre il fenomeno ceco Adam Ondra, Campione del Mondo in carica e argento continentale nel 2017. Altro favorito è l’austriaco Jakob Schubert (bronzo ai recenti Mondiali), il nostro Stefano Ghisolfi può essere l’outsider di turno e ha tutte le carte in regola per stupire.

SPEED (MASCHILE) – Come sempre la specialità è ricca di colpi di scena, l’Italia può puntare su Ludovico Fossali che a metà agosto si è laureato Campione del Mondo: l’azzurro, già qualificato alle Olimpiadi di Tokyo 2020, riuscirà a replicarsi anche in questa occasione? Il polacco Marcin Dzienski cercherà di difendere il titolo, da tenere sempre in grande considerazione sono l’ucraino Danyil Boldyrev, il russo Stanislav Kokorin, il ceco Jan Kriz battuto da Fossali nella finale iridata.

LEAD (FEMMINILE) – Incredibilmente assente la slovena Jana Garnbret, la Campionessa del Mondo si è chiamata fuori dalla competizione e dunque la gara si preannuncia particolarmente aperta. Sulla carta l’austriaca Jessica Pilz è la principale candidata all’oro ma attenzione alla belga Anak Verhoeven che difende il titolo, la slovena Mia Krampl è stata incredibile seconda ai recenti Mondiali ma vedremo se saprà ripetersi ancora su quei livelli. La nostra Laura Rogora potrebbe essere un’outsider.

SPEED (FEMMINILE) – La polacca Aleksandra Miroslaw ha vinto i Mondiali ed è la naturale favorita ma il pronostico è aperto alle russe Iuliia Kaplina, Kseniia Petrova ed Elizaveta Ivanova oltre che alla francese Anouck Jaubert.

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Foto: Federclimb