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Scacchi, FIDE Grand Swiss 2019: si assegna un posto per il Torneo dei Candidati 2020. Presenti Carlsen, Caruana e il nostro Daniele Vocaturo

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Parte oggi una creazione apposita della FIDE per assegnare un posto al Torneo dei Candidati al titolo mondiale che si giocherà nel 2020 a Ekaterinburg: il FIDE Grand Swiss, che per il campo partenti di cui si compone potrebbe già essere, se non il più forte, uno tra i più forti tornei al mondo mai giocati con il sistema svizzero (da cui il nome della manifestazione).

Si gioca su 11 turni, da quest’oggi fino al 21 ottobre, con accoppiamenti effettuati in base alla posizione in classifica e ad altri criteri ove quest’ultimo non fosse sufficiente. Il sistema si chiama svizzero perché è stato creato nel 1895 a Zurigo, sede tra l’altro del Torneo dei Candidati 1953 di cui David Bronstein parlò in un libro diventato pietra miliare della letteratura scacchistica, e rimasto tale ancora a oltre sessant’anni di distanza.

Come si diceva, in palio c’è un posto per il Torneo dei Candidati 2020. Tuttavia, alcuni giocatori di scena all’Isola di Man, dove si tiene il torneo, sono contemporaneamente tra i favoriti e tra gli esclusi da tale possibilità proprio perché già coinvolti nel ciclo mondiale: il norvegese Magnus Carlsen perché è il Campione del Mondo in carica, l’italoamericano Fabiano Caruana perché, in qualità di sfidante nel 2018, è automaticamente tra i Candidati. Loro due, anche se gareggeranno solo per il montepremi, daranno un valore aggiunto al torneo con la loro forza: in particolare, Carlsen sta cercando di superare anche i propri stessi record, in un’eterna rincorsa a qualcosa di mai raggiunto nella storia scacchistica: il punteggio ELO di 2900. Resta da vedere con quale atteggiamento il norvegese e il nativo di Miami affronteranno un torneo che risulta popolato da tanti grandi nomi.

Sebbene alcuni dei migliori della World Cup, a causa dell’estrema vicinanza dei due eventi, abbiano deciso di non andare sull’Isola di Man (il cinese Ding Liren e l’azero Teimour Radjabov, che hanno staccato il pass per i Candidati, ma anche il francese Maxime Vachier-Lagrave, il russo Ian Nepomniachtchi, l’azero Shakhriyar Mamedyarov e, con qualche polemica in più, l’olandese Anish Giri), l’elevatissimo valore del torneo è indiscutibile, con ventuno giocatori sopra l’ELO di 2700. Dagli Stati Uniti arrivano Wesley So e Hikaru Nakamura, mentre continua a coltivare le proprie speranze l’indiano Viswanathan “Vishy” Anand, che già da tempo è una delle leggende moderne del gioco. La Russia schiera, in particolare, tre dei suoi più grossi calibri: Sergej Karjakin, a caccia di un nuovo 2016, Alexander Grischuk e Vladislav Artemiev, ma anche l’armeno Levon Aronian è interessato a mettere i bastoni (o meglio, i pedoni) tra molte ruote. Il contingente cinese è rappresentato dal quarto della World Cup, Yu Yangyi, da Wang Hao e da Bu Xiangzhi. Le speranze inglesi, invece, sono riposte nel trio David Howell-Gawain Jones-Luke McShane.

La bella notizia per l’Italia è che c’è un nostro rappresentante nel campo partecipanti: è Daniele Vocaturo, che si trova in un momento tra i migliori della sua carriera. Classe 1989, romano, nell’ultima classifica FIDE è in possesso di un ELO di 2620, mai raggiunto da un italiano, se si eccettua il periodo in cui Caruana giocava per l’Italia (e arrivò al mai più raggiunto 2844). Far parte di un ciclo mondiale è per lui qualcosa che lo accomuna a pochi altri nella storia del gioco: si ricorda, nel 1976, Sergio Mariotti, “The Italian Fury“, che partecipò all’Interzonale di Manila finendo buon decimo, ma anche Michele Godena, che nell’epoca della spaccatura FIDE-PCA disputò il primo turno del Mondiale con tabellone a eliminazione diretta, in cui fu eliminato agli spareggi dal moldavo Viorel Iordachescu. La situazione di Vocaturo, per certi versi, è un po’ più vicina a quella di Mariotti, anche se chiaramente l’obiettivo non può essere quello della qualificazione, ma di un buon risultato e del confronto con alcuni tra i massimi giocatori del pianeta, che di solito, con un po’ di fortuna, si incontrano alle Olimpiadi Scacchistiche. Per il momento, il primo avversario del nostro giocatore è l’americano Jeffery Xiong.

La cadenza di gioco è di 100 minuti per le prime 40 mosse, 50 per le successive 20 e 15 per terminare, sempre con incremento di 30 secondi a tratto. Il montepremi è di 433.000 dollari, di cui 70.000 sono destinati al vincitore. Se Carlsen o Caruana dovessero vincere, allora il posto al Torneo dei Candidati andrebbe al secondo classificato, o al terzo se i due big dovessero occupare i primi due posti. Vige il divieto di patta per accordo prima della trentesima mossa.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Alexander Chizhenok / Shutterstock.com

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