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Artistica
Ginnastica, Mondiale 2019: Giorgia Villa una chiusura da capitana. Energie al lumicino 16^ con caduta. L’azzurra vale di più
Le energie erano davvero al lumicino, Giorgia Villa era al terzo all-around in appena sei giorni e sperare in una magia da podio nella finale dei Mondiali era oggettivamente troppo. La bergamasca si è presentata in pedana a Stoccarda dopo aver trascinato le compagne verso la storica medaglia di bronzo nel concorso a squadre dell’altroieri, si sperava che avesse ancora un po’ di benzina nelle gambe per cercare una nuova impresa nella gara individuale ma il sogno si è spezzato dopo la caduta alla trave sui giri in accosciata. Nulla da imputare alle sedicenne che in questa rassegna iridata ha tirato fuori il meglio di sé facendo capire a tutti di avere un gran talento al primo anno tra le senior, il sedicesimo posto odierno (54.232 il punteggio conclusivo) non è la reale dimensione dell’azzurra che in una gara scevra di errori può tranquillamente restare tra le migliori otto del pianeta. E ha ampi margini di miglioramento per crescere ulteriormente nei prossimi anni.
L’allieva di Enrico Casella ha sbagliato anche sui giri al corpo libero, le accosciate non erano il piatto forte in questa giornata ma alla nostra capitana non si possono rivolgere particolari critiche considerando le energie profuse nei giorni precedenti che hanno permesso di scrivere una pagina di storia della ginnastica artistica italiana. Le rotazioni centrali dell’atto conclusivo sul giro completo hanno un po’ tagliato le gambe alla nostra porta colori che poi ha brillantemente reagito al volteggio con un perentorio doppio avvitamento da 14.700 mentre aveva aperto la gara con un ottimo esercizio alle parellele asimetriche (14.333). Il Mondiale di Giorgia Villa finisce qui, purtroppo non la rivedremo in pedana nel week-end per le Finali di Specialità. La bergamasca tornerà ora a casa e punterà il mirino sulle Olimpiadi di Tokyo 2020: mancano ancora nove mesi all’evento ma le Fate si stanno già preparando per l’appuntamento più importante del quadriennio, il sogno è quello di tornare sul podio nella gara a squadre dopo l’apoteosi di martedì pomeriggio.
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Foto: Simone Ferraro/FGI