Artistica
Ginnastica, Mondiali 2019: Marco Lodadio e la Finale agli anelli. Sogno medaglia, obiettivo pass olimpico
Marco Lodadio è ormai diventato il volto principe della ginnastica artistica italiana al maschile, nelle ultime due stagioni è semplicemente stato straripante e ha rapidamente scalato le classifiche internazionali diventando uno dei migliori interpreti degli anelli. Il Cavaliere del Castello interpreta questo attrezzo in maniera sublime, eccellendo per la sua forza mista a eleganza che gli permette di eseguire una serie di elementi dall’elevatissimo spessore: non è un caso che il D Score dell’azzurro (6.3) sia uno dei migliori in circolazione, la base su cui il romano è solito costruire le proprie gare e che gli ha sempre permesso di fare la differenza.
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L’allievo di Gigi Rocchini si è sempre contraddistinto per il proprio carisma e una carica fuori dal comune, ha sempre creduto nelle proprie potenzialità anche nei momenti più complicati e si è costruito mattoncino su mattoncino grazie a un lavoro certosino e meticoloso che gli ha permesso di vincere il bronzo ai Mondiali dell’anno scorso, l’argento agli Europei di questa primavera e l’oro agli European Games durante l’estate: nelle occasioni importanti il 27enne non ha mai tradito le aspettative e ha sempre timbrato il cartellino, un atteggiamento tipico dei fuoriclasse che riescono sempre a emergere quando quanto davvero.
Oggi pomeriggio (ore 19.06) Marco Lodadio scenderà in pedana alla Schleyer Halle di Stoccarda (Germania) per disputare la Finale di Specialità dei Mondiali 2019 di ginnastica artistica, il nostro portacolori vuole chiudere in bellezza una rassegna iridata in cui la Nazionale maschile non è riuscita a conquistare il pass olimpico con la squadra per appena mezzo punto. Il capitano della nostra formazione è amareggiato per quel risultato ma ora ha un’importante occasione di riscatto e soprattutto per qualificarsi alle Olimpiadi di Tokyo 2020: ci sono in palio tre posti per i Giochi, se li contendono cinque ragazzi e dunque l’azzurro dovrà precederne almeno due.
Lodadio se la deve vedere con: il greco Eleftherios Petrounias (tre volte Campione del Mondo e Campione Olimpico a Rio 2016), il turco Ibrahim Colack (primo in qualifica), il sempre ostico armeno Artur Tovmasyan e il competitivo francese Samir Ait Said. Servirà un esercizio di spessore al romano che si presenta col quinto punteggio di ammissione (14.666) e che può sicuramente battere tutti i suoi avversari, forse soltanto il Petrounias è superiore. Per le medaglie invece? La prima cosa è il pass olimpico, tutto il resto è qualcosa di più anche se sicuramente molto gradito: oltre ai rivali già citati bisognerà fare i conti anche col brasiliano Arthur Zanetti (argento l’anno scorso e Campione Olimpico a Londra 2012) e col russo Denis Abliazin (Campione d’Europa in carica, a Stettino concluse con lo stesso punteggio di Lodadio ma con una nota di esecuzione migliore) mentre il tedesco Nick Klessing sembra sulla carta un comprimario.
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Foto: Simone Ferraro/FGI