Formula 1
F1, GP Giappone 2019: incertezza meteo. La Ferrari getterà la maschera, Mercedes favorita
Il weekend del Gran Premio del Giappone 2019 è sicuramente il più complicato dell’anno fino a questo momento per i dieci team impegnati nel Campionato Mondiale di Formula 1. Il tifone Hagibis (causa della cancellazione di due incontri del Mondiale di rugby) si sta abbattendo sulle coste nipponiche ed in particolare nei pressi della capitale Tokyo, mentre il circuito di Suzuka è stato al momento solo sfiorato dalla perturbazione più violenta e pericolosa (si parla di raffiche di vento da 280 km/h) dell’anno nel Paese del Sol Levante.
Annullata l’attività in pista per la giornata odierna, il programma attuale prevede lo svolgimento di qualifiche e gara a distanza di poche ore domenica 13 ottobre. Le condizioni meteo sono variabili e incerte, anche se è plausibile una giornata completamente asciutta, perciò non sarà semplice per le varie squadre arrivare preparati al momento cruciale delle prove ufficiali senza aver mai girato con pista non gommata. La Mercedes è in ogni caso favorita per pole e vittoria con entrambe le vetture dopo aver impressionato nel corso delle libere del venerdì sia sul giro secco che sul passo gara, ma attenzione ad una Ferrari che potrebbe essersi nascosta dal punto di vista delle prestazioni del motore per poi svelare le proprie reali potenzialità durante le qualifiche.
La scuderia di Maranello non ha spinto particolarmente con le mappature del motore, conservando un buon margine in vista delle prove ufficiali di domenica, tuttavia le Frecce d’Argento fanno davvero paura a Suzuka con il nuovo pacchetto aerodinamico aggiornato. La Mercedes si è sempre imposta in Giappone nell’era ibrida cominciata nel 2014, con cinque vittorie e cinque pole consecutive prima dell’edizione di quest’anno, in cui questo dominio incontrastato sembrava potesse essere messo seriamente in discussione dall’esponenziale crescita tecnica di una Ferrari capace di raccogliere le bellezza di quattro partenze al palo e tre vittorie negli ultimi quattro round disputati. Vedremo se anche la Red Bull sarà in grado di competere per la prima fila soprattutto con Max Verstappen, il quale può fare la differenza in condizioni di pista ibride.
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