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Tennis, Masters 1000 Shanghai 2019: Matteo Berrettini deve arrendersi a uno Zverev perfetto. Il tedesco in finale
Termina in semifinale l’avventura di Matteo Berrettini nel Masters 1000 di Shanghai (Cina). L’azzurro si è dovuto arrendere al tedesco Alexander Zverev (n.6 del ranking). 6-3 6-4 lo score in favore del teutonico, autore di una partita senza macchia e in cui la differenza di caratura tecnica e mentale si è vista. Berrettini ha pagato a carissimo prezzo una resa in battuta non eccellente (solo il 52% delle prime in campo e 2 ace contro gli 11 dell’avversario). Con questo risultato Sascha conquista l’accesso alla sesta finale di un 1000 in carriera, confrontandosi con il russo Danill Medvedev, uscito vittorioso dall’altro match odierno contro il greco Stefanos Tsitsipas.
It's Zverev versus Medvedev in the @SH_RolexMasters final ????@AlexZverev makes his sixth ATP Masters 1000 final after defeating Berrettini 6-3, 6-4 in Shanghai!
????: @TennisTV | #RolexShMasters pic.twitter.com/Nt21LQmKVn
— ATP Tour (@atptour) October 12, 2019
PRIMO SET – Zverev è letteralmente ingiocabile: 82% di prime di servizio in campo, 4 ace e il 94% dei punti ottenuti con la prima in battuta. Berrettini fatica a trovare il campo, messo anche sotto pressione da un avversario che rasenta la perfezione. Ecco che alcune incertezze nel quarto game costano carissimo all’azzurro, costretto a cedere il servizio e a subire l’iniziativa del teutonico, devastante nella prima frazione conclusa sul 6-3 nella quale è mancato anche il classico apporto del dritto, fondamentale nel piano tattico del nostro portacolori.
SECONDO SET – Il romano prova ad alzare la sua efficienza in battuta, concedendo meno al tedesco. Alcuni dritti lo confortano e nel quarto gioco va avanti 15-30. Purtroppo una palla corta sbagliata vanifica questa piccolissima chance, visto che il teutonico inserisce il pilota automatico, trasformandosi in una macchina da punti al servizio. Si gioca punto a punto e purtroppo nel, nono game, la prima in battuta abbandona l’italiano e alla quarta palla break deve cedere il passo. Zverev è una sentenza e con l’11° ace del proprio incontro conclude in maniera autoritaria e senza appello.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse