MotoGP
MotoGP, GP Giappone 2019: Danilo Petrucci rischia il posto in Ducati. Confronto impietoso con Dovizioso, Miller potrebbe strappargli il sedile
Il Mondiale 2019 di Danilo Petrucci sta prendendo una piega decisamente insperata. Il Gran Premio del Giappone è stato solamente l’ultimo episodio di una sofferenza che sta continuando da molto, troppo tempo per l’umbro della Ducati e che potrebbe anche costagli una prematura rescissione di contratto col team di Borgo Panigale.
Eppure tutto era iniziato davvero al meglio, con Petrucci in grado di tenere il passo del compagno Andrea Dovizioso nella prima parte della stagione e restare nella sua scia anche in classifica del mondiale. Il momento più bello è stato, senza ombra di dubbio, il fine settimana magico del Mugello dove è arrivata la prima vittoria della carriera e il prolungamento del contratto fino alla fine del 2020. Tutto sembrava andare per il verso giusto fino alla pausa estiva, pilota e moto erano in grande sintonia e Ducati pensava di aver trovato un più che degno compagno di squadra per Dovizioso in grado di aiutarlo quantomeno nell’eventuale rincorsa al titolo costruttori.
E invece di punto in bianco il mondo di Danilo Petrucci si è capovolto. Quello stesso pilota in grado di portare a casa tre podi e finire sempre tra i primi sei in gara da quel momento è entrato in un vortice negativo difficile da comprendere a pieno. Nonostante l’umbro sia sempre arrivato al traguardo dal ritorno in pista a Brno sono arrivati solamente 48 punti in 7 appuntamenti e quella sesta posizione, sinonimo di grande costanza prestazionale, non è stata più raggiunta nemmeno una volta. Inizialmente si era pensato ad una scarsa capacità di adattamento a particolari circuiti meno adatti alle imponenti caratteristiche fisiche dell’azzurro ma, col passare del tempo, è evidente che il problema sorto sia decisamente più generale e non caso-specifico.
A gettare ancora più benzina sul fuoco riguardo al traballante futuro di Petrucci c’è poi l’australiano Jack Miller, spesso elogiato internamente dai vertici di Borgo Panigale per i suoi risultati attuali con Pramac e che comincia ora a farsi veramente ingombrante nell’ottica di un posto col team ufficiale. Sembrava impossibile da ipotizzare a metà stagione ma l’australiano, con i podi di Brno e Aragon, ha pareggiato i piazzamenti nei primi tre di Petrucci nonostante un mezzo dal telaio e ciclistica decisamente meno aggiornati rispetto a quelli del rivale. Al momento preoccupa soprattutto l’aspetto umano e psicologico di Danilo, che pare non essere nemmeno vicino a capire il motivo di un passo indietro così evidente ma che dovrà tassativamente riuscirci già in queste ultime corse, se non vorrà rischiare brutte sorprese in vista del 2020.
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Foto: LaPresse
michele.brugnara@oasport.it
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