MotoGP
MotoGP, l’ascesa di Fabio Quartararo. Talento che si era smarrito, ora l’unico anti-Marquez
Il Mondiale MotoGP 2019 è stato dominato in lungo e in largo da Marc Marquez, il quale ha festeggiato la certezza aritmetica dell’ottavo titolo iridato in carriera (il sesto nella classe regina) addirittura con quattro gare di anticipo, ma in questa stagione potrebbe essere salito alla ribalta un nuovo protagonista in grado di dare fastidio all’iberico a partire dall’anno prossimo: Fabio Quartararo. Il francese, alla prima annata in MotoGP con la Yamaha non ufficiale del Team Petronas, sta sorprendendo tutti grazie ad una velocità pura impressionante che gli permette di essere praticamente sempre tra i primissimi in ogni singola sessione di prove cronometrate nell’arco dei weekend di gara con un bottino aggiornato di 4 pole position e 6 podi.
Il nizzardo classe 1999, già certo di chiudere il campionato come miglior rookie in classifica, non è però arrivato in MotoGP con i riflettori puntati addosso a causa di un percorso non esaltante nelle categorie propedeutiche. In realtà il nome di Quartararo è stato sulla bocca di tutti gli addetti ai lavori dal 2013 al 2015, periodo d’oro della sua carriera in cui è diventato il più giovane pilota a vincere il CEV (una sorta di trampolino di lancio verso il Motomondiale) a soli 14 anni per poi bissare il suo trionfo l’anno dopo con un ruolino di marcia alla Marc Marquez (9 primi e 2 secondi posti). Approdato nel Mondiale Moto3 a 15 anni e 341 giorni, il talentuoso baby fenomeno francese ha subito fatto intravedere tutto il suo talento con un sesto posto in qualifica a Losail e poi con il primo podio ottenuto ad Austin con un secondo posto.
Nel 2015 Quartararo ha conquistato due pole position consecutive a Jerez e a Le Mans, raccogliendo però solo un altro podio ad Assen come apice di una stagione piena di errori e di cadute in gara conclusa in decima piazza nella classifica generale. Da quel momento in avanti l’ascesa del pilota transalpino ha subito un forte rallentamento sul piano dei risultati, con un 13° posto in Moto3 nel 2016 (senza podi), un altro 13° nel 2017 all’esordio in Moto2 e poi il decimo posto finale della passata stagione (con una vittoria a Barcellona, un podio ad Assen ed un primo posto a Motegi sfumato per una squalifica) sempre nella categoria intermedia prima di fare il grande salto. Da quando è entrato nel Motomondiale, la stagione attuale è sicuramente la migliore dal punto di vista delle prestazioni e dei risultati ma l’impressione è che già nel 2020 possa diventare l’unico vero avversario credibile di Marquez nella corsa al titolo.
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Foto: Valerio Origo