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Tennis, Matteo Berrettini e Fabio Fognini verso le ATP Finals. La situazione di classifica e su quali avversari fare la corsa
La corsa alle ATP Finals 2019 entra nella fase più calda possibile, con gli ultimi tre tornei della stagione nel circuito che conta: gli ATP 500 di Basilea e Vienna e il Masters 1000 di Parigi-Bercy. La bella notizia è che ci sono due italiani a poter sognare l’accesso alla manifestazione che dal 2009, e ancora per quest’anno e il 2020, si terrà a Londra: Matteo Berrettini e Fabio Fognini.
Per quanto riguarda il ventitreenne romano, c’è di più: al momento è ottavo nella Race, la classifica che tiene conto soltanto delle 52 settimane dell’anno in corso. I suoi punti sono 2525, che gli consentono di mantenere attualmente un vantaggio di 40 punti sullo spagnolo Roberto Bautista Agut, primo degli inseguitori. Molto più lontano è il settimo, Alexander Zverev: il tedesco è a quota 2855 e, a meno di sconvolgimenti di prima fascia, non dovrebbe essere in grave pericolo (anche se deve fare attenzione), potendo anzi qualificarsi, con un po’ di fortuna, già questa settimana vincendo il torneo, benché gli servano anche altre combinazioni di risultati.
Per Berrettini, chiaramente, è importante incamerare due più che buoni risultati a Vienna, dove esordirà oggi contro il britannico Kyle Edmund, e ancor più a Bercy. Ci sarà il confronto a distanza con Bautista Agut, che al contrario del romano è impegnato in quel di Basilea, e per di più ben lontano dal lato di tabellone occupato da Roger Federer. Lo spagnolo avrà sulla sua strada, però, un altro avversario del romano, il belga David Goffin, distante 200 punti da Berrettini. Più distanti il giapponese Kei Nishikori, che peraltro salta per infortunio questa settimana di tornei e può dunque sperare soltanto in un colpo di mano in Francia con i suoi 2180 punti, e il francese Gael Monfils, a quota 2170.
Non è stato citato, per inserirlo in un capitolo a parte, Fognini, che nonostante la concessione dell’ultima vittoria della carriera al serbo Janko Tipsarevic si trova ancora in lizza, benché undicesimo a 2235 (-290 da Berrettini). Per lui, andare molto avanti a Basilea è imperativo, anche se al primo turno ha il qualificato australiano Alexei Popyrin, piuttosto complicato da affrontare, e agli eventuali quarti il greco Stefanos Tsitsipas, prima di Federer in semifinale. Alternativamente, gli serve un’autentica impresa a Bercy, dove però mai è andato oltre il terzo turno dello scorso anno. In breve, la vittoria del Masters 1000 di Montecarlo non basta: serve almeno un altro grande risultato, se non due. Certo, il rischio è di doversi infilare in uno scontro proprio contro Berrettini, ma è una situazione che fino a pochissimi anni fa non era nemmeno immaginabile.
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federico.rossini@oasport.it
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Foto: Leonard Zhukovsky / Shutterstock.com