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Judo, Grand Slam Abu Dhabi 2019: Manuel Lombardo trionfa nei -66 kg da dominatore, Odette Giuffrida è seconda nei -52 kg

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Un primo giorno da raccontare ai nipotini quello vissuto dai colori azzurri nel Grand Slam di judo ad Abu Dhabi, competizione di altissimo livello che assegna punti fondamentali in ottica qualificazione olimpica a Tokyo 2020. Sul tatami degli Emirati Arabi i protagonisti assoluti in casa nostrana sono stati Manuel Lombardo e Odette Giuffrida, autori di due prestazioni magnifiche a conferma di quanto messo in mostra nell’ultimo periodo.

Partendo dalla judoka, nella categoria dei -52 kg donne, la 25enne nativa di Roma è andata vicinissima a bissare il sorprendente primo posto conquistato 12 mesi fa nella competizione araba. Giuffrida è stata autrice di un percorso convincente, nel quale ha sconfitto la marocchina Iraoui, la cinese Liu, la georgiana Levytska-Shukvani e la spagnola Lopez Sheriff, prima di affrontare la campionessa olimpica di Rio 2016 Majlinda Kelmendi, nel remake dell’atto conclusivo a Cinque Cerchi. L’incontro è stato assai equilibrato e l’azzurra ha sciorinato uno judo aggressivo, che ha portato a due shido per passività. Nel Golden Score, però, le forze sono venute un po’ a mancare a Odette, che comunque ha cercato di mettere in atto una proiezione per vincere il confronto. Purtroppo, è arrivato il contrattacco della kosovara e lo schienamento. Per l’italiana, comunque, sono 700 punti pesanti in chiave qualificazione olimpica, anche se l’amarezza a fine match era comprensibile. Sul podio, in questa categoria, hanno terminato la coreana Park e la britannica Giles.

E veniamo a Lombardo, autentico mattatore quest’oggi. Fin dal primo incontro, il campione del mondo ed europeo junior 2018 nei -66 kg è stato semplicemente devastante: quattro incontri e tutti conclusi con l’ippon. Il padrone di casa Albashi, il rappresentante di Cina Taipei Tsai Ming Yen, il mongolo Ganbold e il sudcoreano An sono crollati sotto i colpi dell’azzurro. Poi è stata la volta della finale contro l’azero Orkhan Safarov. Pronti, via e una proiezione da fuoriclasse fa gridare all’ippon ma è un waza-ari. E’ on fire il judoka italiano e poco dopo è arrivato un altro attacco deciso, doppio waza-ari e successo da campione in questa sede. Conclusione: 1000 punti e una dimostrazione di forza notevolissima. In questa categoria niente da fare invece per Matteo Medves, fermato al terzo turno dal kazako Serikzhanov.

Per quanto concerne l’altro italiano Elios Manzi nei -60 kg, l’azzurro si è fermato al secondo turno per mano dell’azero Davud Mammadsoy. Il kazako Kyrgyzbayev ha ottenuto il successo in finale contro il francese Khyar, mentre hanno completato il podio il russo Abuladze e l’uzbeko Urozboev. A chiosa nei -48 kg l’ucraina Daria Bilodid ha dato seguito al suo dominio vincendo anche sul tatami di Abu Dhabi e sconfiggendo in finale la slovena Stangar. Sul terzo gradino del podio si sono classificate la tedesca Menz e la portoghese Costa.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: IJF

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