Formula 1
F1, GP Usa 2019: i precedenti della Ferrari ad Austin. Kimi Raikkonen l’ultimo vincitore dopo Schumacher a Indy
40 edizioni, 8 piste, un fascino immenso. Stiamo parlando del Gran Premio degli Stati Uniti di Formula Uno. Un appuntamento che ha vissuto un rapporto intermittente con la classe regina del motorsport, ma che ormai è divenuto imprescindibile. Il primo GP a Stelle e strisce, si tenne nel 1959 sul tracciato di Sebring, in Florida, e vide il successo di Bruce McLaren su Cooper. Nel 1960 primo trasferimento a Riverside, in California con l’affermazione di Stirling Moss su Lotus. Nel 1961 terzo GP e terzo circuito. Si passò, infatti, a Watkins Glen nello stato di New York con la vittoria di Innes Ireland su Lotus.
Per arrivare al primo successo della scuderia di Maranello bisogna attendere il 1975 sempre sul circuito di Watkins Glen. Niki Lauda, scattato dalla pole position vinse la gara con 4.9 secondi su Emerson Fittipaldi e 47.6 su Jochen Mass entrambi su McLaren. Dall’anno successivo il Gran Premio degli Stati Uniti uscì dal calendario fino al 1984 per fare ritorno sul circuito cittadino di Dallas. Nel 1985 nuovo scenario a Detroit, dove la corsa rimarrà fino al 1988, ma stesso vincitore, ovvero Keke Rosberg, padre di Nico campione del mondo 2016.
Detroit vide tre successi di fila per Ayrton Senna, prima di un nuovo trasferimento, questa volta a Phoenix, in Arizona. Nel 1989 vittoria per Alain Prost (McLaren) quindi altre due affermazioni per Ayrton Senna (McLaren). A questo punto il GP degli Stati Uniti sparisce per otto anni, tra il 1992 ed il 1999. Il ritorno avviene ad Indianapolis, con il successo di Michael Schumacher su Ferrari nel 2000. Sulla pista ricavata all’interno del più famoso ovale del mondo, la scuderia di Maranello conquisterà ben sei successi in otto edizioni. Cinque con il Kaiser tedesco (2000, 2003, 2004, 2005, 2006) e una con Rubens Barrichello nel 2002 nell’arrivo in parata con il suo illustre compagno. Fu Lewis Hamilton su McLaren nel 2007 a chiudere la parentesi dello Speedway, prima dl ritorno in calendario della gara americana nel 2012.
Arriviamo, quindi, ai giorni nostri, salutando Indianapolis per spostarci al COTA – Circuit Of The Americas di Austin, dove si corre in questo fine settimana. La pista texana si può definire un feudo di Hamilton che ha conquistato il gradino più alto del podio in ben 5 occasioni (2012, 2014, 2015, 2016 e 2017) prima del trionfo di Kimi Raikkonen un anno fa che regalò il primo sorriso alla Rossa sul tracciato disegnato dall’ingegnere Hermann Tilke precedendo Max Verstappen e lo stesso campione del mondo della Mercedes.
Nel complesso la Ferrari ha vinto 8 edizioni del Gran Premio degli Stati Uniti contro le 10 della Lotus, le 7 della McLaren e le 4 della Mercedes. Lewis Hamilton detiene il record di vittorie con 6, contro le 5 di Ayrton Senna Michael Schumacher, quindi a 3 troviamo Jim Clark e Graham Hill.
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alessandro.passanti@oasport.it
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