Seguici su

MotoGP

MotoGP, GP Malesia 2019: la giornata delle rimonte. Sorpassi a ripetizione per Dovizioso e Marquez

Pubblicato

il

Il Gran Premio di Malesia 2019 della MotoGP disputato oggi ha messo in mostra alti e bassi clamorosi. Crolli inesorabili e rimonte eccellenti. Una doppia faccia della medaglia che a Sepang ci ha condotto lungo i 21 giri della gara odierna. Fabio Quartararo (Yamaha Petronas) è incredibilmente sparito sin da subito, sprecando la sua splendida pole position conquistata ieri nel breve volgere di pochi metri e concludendo in un anonimo settimo posto, alle spalle anche del suo compagno Franco Morbidelli che, a sua volta, dalla prima fila non è saputo andare oltre la sesta posizione. Discorso simile per Jack Miller (Ducati Pramac) che, dopo la seconda fila di ieri, ed un ottimo avvio del Gran Premio che lo aveva proposto in zona podio, è rapidamente sprofondato ai limiti della top ten con un distacco abissale.

Chi, viceversa, è emerso da questa situazione sono stati soprattutto Marc Marquez (Honda) e Andrea Dovizioso (Ducati), senza dimenticare Valentino Rossi (Yamaha) che dalla sesta casella della griglia, e dopo una partenza non perfetta, ha saputo risalire fino ai piedi del podio. Il campione del mondo, invece, è stato inesorabile. Con tutta la rabbia che aveva in corpo (e, supponiamo, anche acciacchi vari) per l’11° posto di ieri in qualifica, aveva la chiara intenzione di zittire tutti e prendersi la vittoria con una rimonta epica. La pista lo poteva favorire, e questo lo sapeva benissimo, sia per la potenza della sua moto, sia perché è una di quelle che permette di sorpassare in più punti. E, oggettivamente, il suo compito lo ha provato a realizzare sin dallo spegnimento dei semafori.

La sua partenza è stata rabbiosa. In curva 1, condotta con una traiettoria interna impeccabile, era già quinto, mentre all’inizio del terzo giro era stato in grado di salire in piazza d’onore. Per qualche tornata ha cullato il sogno di poter raggiungere anche Maverick Vinales (Yamaha), ma oggi contro il numero 12 non ce n’era per nessuno. Il Cabroncito ha fatto, come sempre, il massimo possibile, non lasciando nulla di intentato come sua caratteristica, con una risalita di grande spessore.

Discorso pressoché identico anche per Andrea Dovizioso. Il romagnolo, dopo un grigio decimo posto conquistato ieri in qualifica, ha saputo estrarre il massimo dalla sua GP19 per un podio che ha voluto a tutti i costi. La pista malese non è ideale per la moto di Borgo Panigale, ma come sempre il forlivese in gara sa esaltarsi e ha inanellato una serie di sorpassi che lo ha trascinato fino al podio. Un podio che ha saputo difendere con i denti dagli attacchi di Valentino Rossi, con una conferma che “Desmo Dovi” è un pilota forte, solido, e sul quale si può sempre scommettere ciecamente. Quando gli si da la possibilità di competere con i migliori il suo risultato lo porta sempre a casa, proprio per questo Andrea Dovizioso meriterebbe una moto più continua lungo tutto il corso dell’annata.

[embedit snippet=”adsense-articolo”]

alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Lapresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità