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Basket, Davide Moretti: “Voglio riportare Texas Tech alle Final Four. Il preolimpico? Spero di avere un’occasione”

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Comincia stanotte in America la stagione 2019-2020 del College Basket. L’NCAA apre i battenti con le prime sfide di una stagione regolare che designerà le 68 partecipanti al torneo finale in programma tra marzo e aprile del 2020. L’Italia è rappresentata da Davide Moretti, già protagonista l’anno scorso nella cavalcata dei suoi Texas Tech Red Raiders fino alla finalissima persa per 77-85 contro i Virginia Cavaliers. Il play-maker ex Treviso ha concesso una lunga intervista a Tuttosport in cui ha toccato diversi temi interessanti tra cui un eventuale futuro in NBA ed in Nazionale.

Texas Tech è radicalmente rinnovata, abbiamo cambiato 7 giocatori, 8 sono nuovi e freshmen, debuttanti. Il mio ruolo è lo stesso, ma devo essere più leader – dichiara il “Moro” – Sono il ragazzo con più esperienza e devo farmi sentire in campo e fuori in una squadra ancora più giovane dell’anno scorso. Sto migliorando, ogni giorno sono in palestra, lavoro come sempre. Rispetto a 3 anni fa sono più completo. E come persona mi sento più responsabile, al terzo anno fuori casa, in un ambiente diverso da quello cui ero abituato. Sono cresciuto sotto molti punti di vista, il che mi rende molto fiero e felice. Sono curioso di quello che quest’anno mi porterà. L’NBA? Ci penso da quando avevo 6 anni E’ il sogno di ogni bambino. So che sarà una stagione molto importante, anche questa estate ho lavorato duro. Sono molto fiducioso e molto pronto.

Il figlio di Paolo Moretti, ex cestista e attuale allenatore della Viola Reggio Calabria in Serie A2, ha poi parlato dell’eventuale convocazione in Nazionale per il preolimpico del 2020: “Spero di avere l’occasione. Giocherò le mie carte. E’ tutto quello che vorrei. Io cercherò di disputare l’annata migliore possibile. Il futuro dell’Italbasket? La prima cosa che mi viene in mente è di dare più spazio ai giovani, avere il coraggio di lanciarli e la pazienza di assisterli nel loro percorso. Alla fine si diventa giocatori soltanto tramite esperienza e lavoro quotidiano”.

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Credits: FIBA Official Website

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