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Ciclismo su pista: cancro alla tiroide per Matthew Glaetzer, l’australiano pensa a Tokyo 2020

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L’appuntamento è già fissato: Tokyo 2020. Lo scorso 25 ottobre gli era stato diagnosticato un cancro alla tiroide, fermo ai primi stadi e dunque curabile. Matthew Glaetzer tra i più forti pistard al mondo nell’ambito della velocità, è stato costretto ad uno stop forzato. È arrivato l’intervento e ora ci sarà ovviamente un periodo di pausa.

Le sue parole ad Adelaide Now: “Uno dei primi pensieri che ho avuto riguardo la mia carriera e Tokyo è che non avrei gli avrei permesso di fermarmi. Se sarò in grado e non è un pericolo, allora non gli permetterò di sconfiggermi. Ho alcuni obiettivi che voglio raggiungere e Tokyo è il principale. Questo non è cambiato. Non smetterò di inseguire il sogno olimpico e di essere il migliore al mondo”.

Sulla malattia: “Fortunatamente è trattabile e la prognosi è positiva, anche grazie al fatto che lo abbiamo scoperto relativamente presto. Penso di poter tornare in sella abbastanza presto, perché in fondo hanno toccato solo la gola (ha subito una tiroidectomia, ndr). Le gambe stanno bene e devo solo gestire il processo di recupero”.

Si punta dritto verso i Giochi, dove fino ad ora l’oceanico ha colto tre quarti posti tra Londra e Rio. L’obiettivo non può che essere quello della medaglia in terra giapponese: sarebbe un’impresa ancor più grande.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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