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MotoGP, Jorge Lorenzo si ritira! L’annuncio ufficiale: “Dopo Assen mi sono chiesto se ne valeva ancora la pena”

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“Sono qui davanti a voi ed a tutti i colleghi, che ringrazio per la loro presenza, per annunciare ufficialmente che mi ritiro. Domenica qui a Valencia correrò la mia ultima gara in MotoGP”. Jorge Lorenzo, quindi, toglie ogni dubbio al Circus del Motomondiale e, dopo aver indetto una conferenza stampa a sorpresa nella corso della giornata odierna, conferma le voci che erano incominciate a trapelare sin da questa mattina. Lo spagnolo ha deciso di dire “basta”, e lo spiega per mezzo di un discorso accorato, preceduto da un lungo applauso, con il maiorchino apparso molto emozionato ma anche come un uomo che si sia tolto un enorme peso dalle spalle.

Le fasi salienti del suo discorso: “Ho sempre pensato che nella vita di un pilota ci fossero 4 giorni speciali. Il giorno dell’esordio, quello della prima vittoria, quello del primo titolo iridato, che io ho avuto la fortuna di conquistare, e quello del ritiro. Eccomi qui, dunque, dopo quasi 30 anni vissuti sulla moto. Ho iniziato che ne avevo 3, dopotutto, e sin da quel momento chi mi conosce ha saputo quale perfezionista fossi, con che intensità e passione volessi lavorare. Ho sempre vissuto di motivazioni e l’ho sempre voluto dimostrare. Come quando dopo nove anni, i più belli della mia carriera, ho deciso di salutare la Yamaha. Una mossa sorprendente, forse – prosegue – ma che per me era fondamentale. Avevo sentito la necessità di cambiare aria per avere nuovi stimoli. Sono quindi approdato alla Ducati, con una grande spinta emotiva. Anche se i risultati non sono stati buoni qualche vittoria l’ho conquistata e mi sono trovato davvero bene. Quindi, un anno fa, ho deciso di firmare per la Honda, per un ulteriore scatto a livello emotivo. Ho realizzato un sogno per molti piloti, ma purtroppo non sono mai stato in grado di dare il mio massimo sia a livello fisico, sia a livello di guida”.

Lorenzo passa a descrivere i momenti decisivi che lo hanno portato a prendere questa scelta così sentita. “La moto non l’ho mai sentita mia, e non sono mai stato in condizioni soddisfacenti per potere dare il mio massimo. Non ho mai perso la pazienza, ho sempre dato tutto, lavorando con il team, fino a un certo punto. In pochi giorni, purtroppo, ho vissuto la brutta caduta del Montmelò, prima di quella ancor peggiore di Assen che, sostanzialmente, ha cambiato tutto. Mentre rotolavo nella ghiaia pensavo se davvero ne valesse ancora la pena, se soffrire in quel modo fosse giusto e che, forse era ora di smettere. Tornando a casa ero convinto di fermarmi, ma non ho voluto prendere una decisione in maniera frettolosa. Sono tornato in pista e ho provato a capire nelle gare asiatiche se la motivazione fosse ancora presente dentro di me. Non è stato così, per cui ho comunicato al mio team che avrei chiuso la mia carriera. Avevo capito che in quel momento la salita si era fatta troppo dura. Io adoro la competizione, lo sport, ma soprattutto vincere. Ora non è più possibile e quindi mi fermo. Mi dispiace, ovviamente, per la Honda che ha creduto in me, per i tifosi e per tutti quelli che mi vogliono bene, ma sono sicuro che questa sia la decisione giusta per tutti. Ora mi prenderò una bella vacanza e con calma inizierò poi a pensare a cosa fare in futuro, per il momento non ho ancora idea di cosa vorrò fare nel mio prossimo capitolo della vita”.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Lapresse

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