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Biathlon, Coppa del Mondo Östersund 2019. Dorothea Wierer riuscirà a sfatare il tabù della sprint?

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La Coppa del Mondo di biathlon 2019-’20 prenderà il via da Östersund, in Svezia, cittadina che si è guadagnata in pianta pressoché stabile il ruolo di ouverture del circuito maggiore.

Infatti, il capoluogo della contea dello Jämtland ha l’onore di tenere a battesimo la nuova stagione per la tredicesima volta negli ultimi quindici anni. Il contesto è peraltro familiare nella storia della disciplina.

Dopo aver ospitato i Mondiali maschili del 1970, Östersund ha fatto il suo ingresso nel calendario della Coppa del Mondo a partire dall’inverno 1988-’89. Per una dozzina d’anni è stata presenza occasionale, ma con l’inizio del XXI secolo è assurta al ruolo di tappa fissa diventando nel corso degli anni una classica del massimo circuito.

Lo testimonia il fatto che sinora, sulle nevi della località svedese, si siano disputate 66 competizioni individuali maschili e 65 prove individuali femminili di primo livello. In ambedue i settori solamente tre impianti (Anterselva, Ruhpolding e Oslo) possono vantare un numero maggiore di gare.

In questo 2019 il programma è inedito, poiché la tappa è formalmente unica (sono previste otto competizioni nell’arco di nove giorni), ma nella realtà dei fatti si svolgerà nell’arco di due weekend.

Sabato 30 novembre si terranno le prove miste, seguite dalle sprint di domenica 1 dicembre. Dopo due giorni di pausa, sarà la volta delle individuali (mercoledì 4 e giovedì 5). Quindi il prossimo fine settimana si concluderà con le staffette monosesso (sabato 7 e domenica 8).

Focalizziamoci, dunque, sulle competizioni in programma sabato 30 e domenica 1.

PROVE MISTE
Per il massimo circuito del biathlon è ormai consuetudine aprire i battenti con delle prove miste.

Sinora nell’Östersunds skidstadion si sono disputate 12 gare di primo livello aperte ad ambo i sessi (8 staffette e 4 single mixed). Di esse, tre hanno assegnato titolo mondiale tra le edizioni 2008 e 2019.
Esattamente la metà di queste competizioni (6) sono state conquistate della Norvegia, che peraltro ha messo le mani anche sui due ori iridati assegnati pochi mesi orsono. Gli scandinavi hanno vinto le ultime 4 staffette (2015, 2016, 2017, Mondiali 2019) e 2 prove a coppie (2015 e Mondiali 2019).

Si contano 2 successi per la Francia (staffetta 2014 e single mixed 2016), mentre si sono imposte in 1 singola occasione la Germania (oro iridato 2008 in staffetta), Russia (staffetta 2012), Repubblica Ceca (staffetta 2013) e Austria (single mixed 2017).

L’Italia non ha mai primeggiato, tuttavia ha raccolto la bellezza di 4 podi, di cui tre arrivati nelle ultime tre staffette disputate e tutti con lo stesso quartetto (Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer, Dominik Windisch e Lukas Hofer). Si tratta del terzo posto del 2016, del secondo del 2017 e della medaglia di bronzo dei Mondiali 2019, edizione durante la quale Wierer e Hofer si sono messi al collo anche l’argento nella single mixed.

SETTORE MASCHILE
Sinora a Östersund si sono disputate 25 sprint maschili, la prima delle quali venne vinta da un italiano. Sono passati più di 30 anni da quell’11 marzo 1989, giorno in cui Johann Passler si impose davanti allo svedese Lars Wiklund e al tedesco dell’est Andre Sehmisch.

Da quel momento, solamente un altro azzurro è stato in grado di salire sul podio in questo format. Si tratta di Pieralberto Carrara, terzo classificato nel dicembre del 1995.

Storicamente è la Norvegia a farla da padrona nella sprint di Östersund, avendone vinte ben 12 (quasi la metà), comprese le ultime due.

L’atleta più vincente, però, non è un norvegese, bensì Martin Fourcade, unico uomo a essersi imposto in ben 4 occasioni (peraltro consecutive, tra il 2013 e il 2016).

I dati più interessanti riguardo le sprint maschili di Östersund è rappresentato dal fatto di racchiudere alcune chicche o curiosità non indifferenti legate alla storia del biathlon. In particolare si notano tre eventi degni di nota.

Il 9 marzo del 2002 il tedesco Michael Greis concluse al secondo posto, ottenendo il primo podio della sua carriera. Il bavarese aveva già venticinque anni ed era considerato una seconda linea del movimento teutonico. Quel piazzamento nella top-three gli permise di cambiare status, poiché pose fine alla sua lunga gavetta. Da lì iniziò un percorso che, tra il 2006 e il 2007, lo portò a vincere tutto ciò che poteva essere vinto (oro olimpico, Coppa del Mondo e oro mondiale).

Le sprint disputate il 15 dicembre 2004 e il 26 novembre 2005 furono entrambe vinte da Stian Eckhoff, fratello maggiore di quella Tiril che vediamo oggi gareggiare in Coppa del Mondo. Curiosamente quelle rappresentano le due vittorie conquistate nell’arco della carriera dall’oggi quarantenne norvegese, che si è quindi imposto esclusivamente nello stesso format e nello stesso luogo.

Infine non bisogna dimenticare come la sprint del 1 dicembre 2012 abbia rappresentato un evento storico in virtù dell’affermazione del canadese Jean Philippe Le Guellec. Il biathleta nativo dell’Ontario divenne infatti il primo non europeo a vincere una competizione di Coppa del Mondo in campo maschile.

SETTORE FEMMINILE
Fino a oggi a Östersund si sono andate in scena 25 sprint femminili. Nessuna di esse è mai stata vinta da un’italiana.

Il miglior risultato di sempre mai raccolto da un’azzurra è il posto di Federica Sanfilippo, che il 5 dicembre 2015 ottenne quello che (sinora) rappresenta il picco della sua carriera. In precedenza l’Italia aveva arpionato solo un altro podio, ma per trovarlo si deve risalire addirittura al marzo del 1993, quando Nathalie Santer concluse in terza posizione.

Ciò significa che le due attuali punte del movimento non sono mai entrate nella top-three nelle sprint di Östersund.

In particolare è incredibile la situazione di Dorothea Wierer, che su queste nevi si è tolta grandissime soddisfazioni. La ventinovenne altoatesina qui ha vinto la sua prima gara (l’individuale del 3 dicembre 2015) e al tempo stesso conquistato il successo più importante della sua carriera (l’oro iridato nella mass start dello scorso marzo). Inoltre ha ottenuto tre podi negli inseguimenti. Tuttavia nelle sprint non è mai andata oltre la quarta piazza. Riuscirà domenica a sfatare il tabù?

Perché no? D’altronde la sprint femminile di Östersund è più che mai “la gara delle opportunità”. Lo dimostra il fatto che, nelle 25 competizioni andate in scena da queste parti, si siano imposte ben 24 atlete diverse! L’unica in grado di primeggiare due volte in questo format è stata la norvegese Tora Berger.

In questo 2019 avremo la venticinquesima vincitrice differente? Di sicuro Kaisa Mäkäräinen, Tiril Eckhoff e Denise Herrmann, tutte già capaci di imporsi in una sprint di Östersund, sperano nel contrario.

PROGRAMMA PRIMO WEEKEND
Sabato 30, ore 13.10 – Single Mixed
Sabato 30, ore 15.00 – Staffetta Mista
Domenica 1, ore 12.30 – Sprint Maschile
Domenica 1, ore 15.30 – Sprint Femminile

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: Romeo Deganello

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