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Boxe: Deontay Wilder vuole battere Luis Ortiz, in palio c’è la cintura WBC dei pesi massimi

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Sarà una notte particolare, quella tra sabato e domenica (in Italia l’alba della domenica) in cui Deontay Wilder e Luis Ortiz saranno di nuovo sul ring uno contro l’altro per conquistare la corona di Campione del Mondo dei pesi massimi per la WBC.

Ortiz, a 40 anni, cerca di dare un’enorme gioia alla boxe della sua Cuba, e vuole prendersela contro l’uomo che, il 3 marzo dello scorso anno, lo ha battuto per KOT alla decima ripresa. Cambia l’arena: se allora fu il Barclays Center di New York, che nel basket NBA è abituale casa dei Brooklyn Nets, in questo caso si va alla MGM Grand Garden Arena, inserita in quel perfetto contesto che vale a Las Vegas la fama di Sin City.

Nel precedente combattimento tra i due, prima della risoluzione nel corso della decima ripresa, si era verificata una situazione di equilibrio piuttosto chiara, tant’è che i tre giudici dell’incontro, Glenn Feldman, Kevin Morgan e Carlos Ortiz (solo omonimo) avevano sì accordato a Wilder una preferenza, ma sempre per 85-84. Inoltre, le statistiche mostravano come, pur andando a segno alcune volte in meno, “The Bronze Bomber” mirasse molto più alla testa e meno al corpo rispetto a “King Kong”.

Alcune settimane fa, Wilder ha ricordato alcuni dettagli a proposito dell’avvicinamento a quel match: “Quando ho combattuto contro Ortiz, non aveva solo il curriculum per potermi sfidare, ma aveva anche la fama di uomo nero, della bestia da evitare. […] Nella rivincita sono più fiducioso e motivato per fare quel che devo“.

A differenza del suo rivale, Ortiz non è particolarmente intenzionato, in caso di successo, a cercare l’unificazione dei titoli mondiali dei massimi. Potrebbe, semmai, diventare il terzo Campione del Mondo della categoria più anziano di sempre, preceduto soltanto da George Foreman e Vitali Klitschko, e davanti al fratello di quest’ultimo, Wladimir.

Quanto a Wilder, per lui è la decima difesa consecutiva del suo titolo, cosa che lo accomuna soltanto al leggendario Muhammad Alì. Appare in questo caso improbabile il raggiungimento del primato di Joe Louis di 26 difese di fila; è suo anche il maggior numero di KO ottenuti in questo genere di situazioni. Un record che “The Bronze Bomber” potrebbe ulteriormente rafforzare, invece, è quello di vittorie prima del limite in rapporto agli incontri disputati: la percentuale è del 95.24%, superiore a quella di qualunque altro pugile con i suoi 40 successi per KO su 41 combattimenti vinti; solo il canadese Bermane Stiverne, nel primo incontro per conquistare il titolo WBC, riuscì a rimanere in piedi fino alla fine, pur perdendo. Accanto a queste 41 vittorie c’è l’unica parità, quella con Tyson Fury: il britannico è stato l’unico a non perdere con Wilder, benché non lo abbia battuto.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: VASYL LEIBIUK / Shutterstock.com

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