Seguici su

Judo

Judo, Grand Slam Osaka 2019: dominio giapponese nella prima giornata, Elios Manzi subito eliminato ed infortunato

Pubblicato

il

Primo giorno di incontri e di emozioni sul tatami giapponese di Osaka, in occasione del Grand Slam di judo in terra nipponica. Una kermesse di grande rilievo con 94 nazioni rappresentate ed oltre 500 atleti. Un day-1 nel quale il Giappone ha fatto la voce grossa, ponendo la propria bandiera di conquista in quasi tutte le categorie andate in scena: -48 kg, -52 kg, -57 kg femminili; -60 kg, -66 kg maschili.

Nei -48 kg femminili il primo centro giapponese porta la firma di Funa Tonaki. La judoka nipponica, seconda nei Mondiali 2019 di Tokyo (sconfitta dall’ucraina Daria Bilodid), ha arricchito la propria stagione di un altro successo, dopo i centri nel Grand Prix a Budapest e nell’altro Grand Slam tenutosi in Germania, a Düsseldorf, sconfiggendo la spagnola Julia Figueroa con un waza-ari-awasete-ippon. A completare il podio il resto della truppa del Sol Levante con Natsumi Tsunoda e Wakana Koga. Nei -52 kg femminili l’eccezione che conferma la regola dai forti tratti giapponesi è rappresentata da Amandine Buchard. La francese, vincitrice in stagione del Grand Slam a Baku, è riuscita ad arrestare l’ascesa della campionesse del mondo in carica Uta Abe. La transalpina l’ha spuntata al Golden Score, prevalendo con un waza-ari, pur avendo due shido “sul groppone”. Giappone che, però, anche in questo caso ha fatto presenza fissa nella top-3, visti i due terzi posti di Ai Shishime e di Chishima Maeda. A riportare il Sol Levante sul gradino più alto del podio al femminile ci ha pensato Momo Tamaoki che, dopo il terzo posto a Parigi e il secondo a Zagabria, è riuscita a prevalere nei confronti della rappresentante di Cina Taipei Lien Chen-ling grazie ad un waza-ari-awasete-ippon. In terza posizione hanno concluso la mongola Dorjsürengiin Sumiyaa e la canadese Jessica Klimkait.

Sul versante maschile, atto conclusivo monopolizzato dai padroni di casa: il tre volte campione del mondo Naohisa Takato opposto alla medaglia di bronzo iridata a Tokyo quest’anno (vittorioso del Grand Slam a Düsseldorf) Ryuju Nagayama. Un derby che ha sorriso a Takato grazie ad un waza-ari nel Golden Score. A salire sul terzo gradino del podio sono poi stati il coreano Won Jin Kim e Yung Wei Yang, di Taipei. In questa categoria presente anche il nostro Elios Manzi, eliminato però immediatamente nel proprio percorso (ippon) dall’azero Davud Mammadsoy. Un Manzi che, tra l’altro, ha combattuto con un problema alla caviglia, non permettendogli di esprimere al meglio le proprie qualità e di conquistare punti nel ranking in chiave olimpica. Nei -66 kg stessa storia e stessa mare, con i giapponesi ad essere egemoni. Il due volte campione del mondo Hifumi Abe (terzo quest’anno nella rassegna iridata a Tokyo) ha sconfitto l’oro mondiale 2019 Joshiro Maruyama in un incontro molto tirato, deciso al Golden Score (waza-ari). Un filotto nipponico in questa categoria, visto che gli altri due atleti nipponici si sono classificati in terza posizione, ovvero Yuji Aida e Yuki Nishiyama.

 

[embedit snippet=”adsense-articolo”]

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: IJF 

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità