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F1, Risultato GP Abu Dhabi 2019: Lewis Hamilton Re di Yas Marina, Leclerc terzo alle spalle di Verstappen, Vettel 5°

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L’errore di Interlagos lo aveva segnato e si è quindi rifatto con gli interessi. Lewis Hamilton (Mercedes) voleva, quindi, chiudere il suo anno con una prova di forza. E così è stato. L’inglese ha vinto, o per meglio dire dominato, il Gran Premio di Abu Dhabi 2019, 21esimo ed ultimo appuntamento del Mondiale di Formula Uno, conducendo sin dal primo metro in maniera inesorabile, arrivando quindi all’84esimo trionfo in carriera, l’11esimo di questo campionato ed il quinto sulla pista posizionata tra deserto e Golfo Persico. Il campione del mondo ha voluto ribadire a tutti che il più forte è, e rimane, lui. Sul circuito di Yas Marina ha messo in scena una dimostrazione di superiorità disarmante per i rivali, che non hanno avuto la minima chance di mettere in discussione la sua festa finale per suggellare il suo sesto alloro iridato.

Alle sue spalle, il vuoto, o quasi. Max Verstappen (Red Bull) chiude la sua annata con un secondo posto a poco meno di 20 secondi (e il terzo nella graduatoria generale) preso di forza nei confronti di Charles Leclerc (Ferrari) che, invece, deve accontentarsi del gradino più basso del podio a 43 secondi (il decimo della sua stagione) con una SF90 che ha rovinato le sue gomme troppo in fretta, costringendolo ad uno stop in più rispetto ai rivali, non dando mai la sensazione di poter essere competitivo.

Quarta posizione per uno straordinario Valtteri Bottas (Mercedes) che, scattato dall’ultima posizione della griglia dopo la doppia sostituzione del motore, ha compiuto una rimonta spettacolare, sospinto da una monoposto che a Yas Marina non ha rivali. Quinto al traguardo ad oltre un minuto Sebastian Vettel (Ferrari) che oggi proprio non aveva ritmo, nonostante due stint con gli pneumatici più morbidi. Sesto il thailandese Alexander Albon (Red Bull) autore di un finale di campionato davvero solido, superato dal tedesco della Rossa solamente a due tornate dalla conclusione.

Completano la top ten, tutti ad oltre un giro di ritardo, il messicano Sergio Perez (Racing Point) che ha la meglio nel finale del britannico Lando Norris (McLaren), quindi il russo Daniil Kvyat (Toro Rosso) che precede lo spagnolo Carlos Sainz (McLaren), decimo dopo una rimonta conclusiva sulle due Renault.

LA GARA

Allo spegnimento dei semafori la migliore reazione porta la firma di Hamilton che imbocca curva 1 inseguito da Verstappen, Leclerc e Vettel, mentre tutto fila liscio nelle posizioni di rincalzo. Il monegasco prende subito la scia dell’olandese nel primo lungo rettilineo e infila la Red Bull numero 33. Vettel ci prova nel secondo tratto veloce, ma questa volta arriva la risposta di Verstappen che chiude la porta al tedesco.

Le prime fasi di gara filano come previsto, ovvero con il campione del mondo a fare il suo ritmo e ad allungare sugli inseguitori. Leclerc, a sua volta, crea un buon cuscinetto su Verstappen che si ritrova Vettel a breve distanza, ma senza che il ferrarista possa usare il DRS per un problema tecnico.

Si arriva al decimo dei 55 giri previsti con Hamilton in fuga con un margine di oltre 5 secondi su Leclerc, che ne ha 2.3 su Verstappen che, a sua volta, ne vanta 3.9 su un Vettel che non riesce minimamente a sfruttare le gomme soft, a differenza dei rivali che montano le medie.

Il primo pit stop, doppio, lo effettua proprio la scuderia di Maranello al giro numero 13 con Leclerc e Vettel che montano le hard, ma per il quattro volte iridato lo stop si prolunga fino a 6.9 secondi per un problema nel fissaggio della gomma anteriore sinistra. Il monegasco torna in pista in quarta posizione alle spalle di Albon, mentre il suo compagno è settimo dietro al rimontante Bottas.

Il leader della gara prosegue martellando su tempi strepitosi, mentre anche Verstappen prolunga il suo primo stint con le gomme medie che, a differenza della Ferrari, non cedono di prestazioni. L’olandese si ferma al 26esimo giro, mentre il campione del mondo effettua il suo cambio gomme al 27esimo. La situazione vede ora Hamilton comodamente in fuga con 6.3 su Leclerc e 11.2 sul portacolori della Red Bull. Alle loro spalle Bottas a circa 24 con Vettel e Albon più staccati.

Come nel primo stint, la W10 è un missile. Hamilton fa segnare un giro record spaziale, 1:41.070 e sparisce all’orizzonte con 9.6 secondi su Leclerc che viene messo nel mirino da Verstappen che risponde in 1:41.6 nonostante segnali qualche problema alla sua vettura in una serie di team radio. Nel breve volgere di poche tornate i due si ritrovano a contatto e inizia la battaglia. L’olandese ci prova in fondo al primo lungo rettilineo e il suo attacco va a buon fine, con il ferrarista che prova a rispondere dopo poco, ma invano.

La Rossa perde secondi su secondi con entrambi i piloti, per cui il team li richiama al 39esimo giro per l’ultimo pit stop con Leclerc su soft e Vettel su medie. Il monegasco riesce a tornare in scena davanti a Albon e Bottas. Gli ultimi chilometri a Yas Marina non cambiano la situazione, con Hamilton che taglia il traguardo in scioltezza (piazzando anche il record in gara in 1:39.2) davanti a Verstappen e Leclerc, distanti e non poco dall’inglese.

 

alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Lapresse

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