Nuoto
Nuoto, Europei 2019: tutte le staffette dell’Italia. Obiettivi ambiziosi, Italia competitiva nella velocità
Europeo in vasca corta uguale staffette veloci, anzi velocissime e per l’Italia la caccia alle medaglie è aperta. A Copenhagen dalle sei staffette in programma (4×50 stile libero uomini e donne, 4×50 mista uomini e donne, 4×50 stile libero mista e 4×50 mista mista) arrivarono tre medaglie per gli azzurri, due di argento e una di bronzo, con il grande rimpianto della mista mista con il device “assassino” per Simone Sabbioni alla partenza. L’obiettivo è fare meglio, almeno in termini numerici, anche se la Russia sembra inattaccabile a livello maschile e potrebbe essere molto pericolosa anche per le miste, mentre nel femminile, soprattutto nella mista, l’italia può contare su una vera armata, almeno sulla carta.
Partiamo proprio da qui, dalla 4×50 mista femminile che avrà in Benedetta Pilato la star: la giovanissima tarantina può fare la differenza nella frazione a rana di cui è vice campionessa del mondo in lunga e in cui ha dimostrato a Genova di saperci fare anche in vasca corta, migliorando il primato italiano. Il ritorno di Silvia Di Pietro su buoni livelli assicura una varietà di scelte importante per Butini che potrebbe puntare sulla romana nella farfalla (ma ci sono anche Di Liddo e, più indietro, Bianchi) e su Federica Pellegrini, a caccia delle ultime medaglie della carriera in vasca corta, con l’utilizzo di Scalia nella frazione a dorso, che avrà il compito di lanciare nel miglior modo possibile una squadra dalle potenzialità altissime, forse anche da medaglia d’oro continentale.
Molte meno chances da podio per la 4×50 stile libero donne con Pellegrini e Di Pietro punti fissi, la giovanissima Cocconcelli all’esordio in una manifestazione senior e Di Liddo o Di Pietro che saranno prestate allo stile libero a caccia di un posto in finale (obiettivo tutt’altro che impossibile) e poi si vedrà.
In campo maschile le due staffette puntano al podio. La Russia sembra ancora una volta inarrivabile come lo fu a Copenhagen, con due ori conquistati, ma gli azzurri possono stupire. Gli uomini jet, con Miressi e Condorelli a fare da riferimento e qualche atleta, più o meno giovane, interessante in crescita, fra cui l’ex vice campione mondiale juniores dei 50 stile Izzo, alla prima grande manifestazione internazionale senior in carriera, hanno tutte le carte in regola per fare bene e poi nella 4×50 mista una formazione con Scozzoli (campione uscente) o Martinenghi, Sabbioni (campione uscente), Rivolta (campione uscente dei 100 farfalla) e Condorelli o Miressi può addirittura fare il solletico ad una Russia che ha in Morozov e Kolesnikov gli uomini faro.
Infine le miste uomini-donne con una abbondanza incredibile nella rana (la 4×50 rana italiana non avrebbe rivali) e qualche scelta importante da fare: le medaglie sono alla portata delle squadre italiane e anche di metallo prezioso, sarà importante incastrare al meglio le presenze con le gare individuali senza stancare troppo atleti che dovranno scendere in vasca tre o quattro volte in una giornata.
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