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Nuoto, Europei vasca corta Glasgow 2019, 4 dicembre. IL PAGELLONE. Pilato inarrestabile, Detti a corrente alternata

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Sei medaglie, tanti azzurri in finale, già un terzo di podi rispetto a Copenhagen dopo un solo giorno di gare. Prosegue l’onda lunga dei successi azzurri nel nuoto anche se non tutto ha funzionato a meraviglia. Ecco le pagelle, atleta per atleta, degli azzurri nella prima giornata di gare agli Europei in vasca corta.

LE PAGELLE DEGLI AZZURRI DEL 4 DICEMBRE AGLI EUROPEI IN VASCA CORTA

BENEDETTA PILATO 9: Un anno meraviglioso il suo. Vice campionessa del mondo e adesso sul tetto d’Europa in vasca corta con il record italiano e mondiale juniores. È una campionessa, giovanissima ma una campionessa, capace di superare anche l’ostacolo di dover vincere perché favorita numero uno.

MARTINA CARRARO 8: Tre gare sullo stesso livello, il primo argento in vasca corta. Ha il cruccio di non essersi migliorata ma per tre quarti della finale se l’è giocata alla pari con la più forte del momento. Una crescita costante.

GABRIELE DETTI 6: Un bronzo, tanti rimpianti. Non per l’oro, oggi oggettivamente inarrivabile, ma per l’argento sfumato e per un riscontro cronometrico non all’altezza delle aspettative. Bravo, nel momento della difficoltà, a reagire e a salire comunque sul podio ma non è questo il vero Gabriele Detti.

ILARIA CUSINATO 7: È un bronzo conquistato, non un argento mancato. Per una atleta che, per scelta, sia chiaro, è finita sotto un treno in corsa per due volte in stagione, salire sul podio continentale, seppure grazie all’assenza di qualche rivale di qualità, è sempre un ottimo risultato.

FABIO SCOZZOLI 6.5: Un bronzo che non può soddisfare ma che alla fine rende onore al ranista romagnolo, arrivato a quota 27 medaglie internazionali. Perde titolo e record europeo a favore di Morozov ma ha il merito di agguantare l’ennesimo podio di una carriera infinita. Highlander.

ALESSANDRO MIRESSI 7.5: Il trascinatore della staffetta 4×50. Per un non specialista della vasca corta scendere a 20”6 lanciato è un ottimo segnale per chiudere bene un’annata da dimenticare.

MARCO ORSI 6.5: Ottavo anno consecutivo sul podio in vasca corta. Convince al mattino, non esalta al pomeriggio (a tal punto da spingerlo a rinunciare alla gara individuale) però è una delle anime di questa squadra che strappa un buon risultato

FEDERICO BOCCHIA 7: Lo squalo azzanna la presa e a 32 anni, quando sembrava ormai fuori dai giochi, compie un piccolo capolavoro di volontà andandosi a prendere un alloro europeo, con un lancio di qualità della staffetta che più ama.

GIOVANNI IZZO 7: Anche per lui un bronzo che sa di riscatto e, in questo casi, di inizio di un nuovo percorso. Si era un po’ fermato dopo gli allori juniores ma conferma la sua qualità dando un apporto di qualità sia al mattino che in finale.

LORENZO MORA 6.5: Centra la finale più attesa, rischiando tanto in batteria e poi, nella gara decisiva, disputa tre quarti di gara ad alto livello e nel finale cala, non come in batteria. chiudendo al sesto posto con un crono lontano più di un secondo dal personale. Non riesce ad esprimere tutto il suo potenziale nella gara più importante.

NICOLO’ MARTINENGHI 6: Anche per lui prima finale europea in vasca corta. Il mondo dei grandi è complicato e a volte ci si impiega tempo per capirlo. Nicolò lo sta facendo a piccoli passi e questo è un altro step verso l’eccellenza. Può fare meglio, è vero.

MATTEO CIAMPI 6.5: Anche per lui prima finale europea in corta e lotta fino alla fine con il compagno Detti per salire sul podio. E’ un movimento in fermento quello dei 200 e 400 in Italia e Ciampi è forse quello che ha fatto il salto più alto. Di questo passo può prendersi grandi soddisfazioni.

MARGHERITA PANZIERA 8: L’aria del Tollcross Centre le fa bene. Qui il suo oro europeo in lunga nei 200, qui il record italiano migliorato nei 100 dorso che significa finale e un pensierino al podio in vista di domani. “Sono ancora qui”: ci tiene a farlo sapere e la sua caparbietà e voglia non può che fare piacere agli appassionati di nuoto.

SILVIA SCALIA 7: La metamorfosi di chi non vuole restare nell’anonimato. Dopo le batterie del mattino la finale sembrava un miraggio per l’azzurra che però si è ritrovata al pomeriggio ed ha sfoderato una prova da leonessa, partendo forte, come sempre, e senza però crollare in chiusura. Arriva così prima finale europea in carriera.

PIERO CODIA 6.5: I 75 farfalla non li hanno ancora inventati perchè potrebbero essere la gara individuale, oggi, per il friulano che non ha nel finale il suo punto di forza. Lo dimostra in entrambe le gare disputate e si salva, come accadde 16 mesi fa. Ci sarà Codia in corsia esterna al Tollcross Centre domani: tutto può accadere.

MATTEO RIVOLTA 6.5: Opaco al mattino, a tal punto da rischiare l’eliminazione, più brillante e battagliero al pomeriggio. Ci sarà in finale, a difendere il suo titolo di Copenhagen. Non è più quello di allora ma è importante averlo ritrovato a certi livelli.

ALBERTO RAZZETTI 6: Una gara di riscaldamento in attesa delle sue sfide. Esce di scena subito ma non va lontano dal personale, solo 26 centesimi in meno rispetto al 51″70 che fa segnare nei 100 farfalla.

ARIANNA CASTIGLIONI 6.5: Al giorno d’oggi si può uscire dalla semifinale dei 50 rana con 29″93, il quarto tempo assoluto, a due decimi dal personale. E’ dura la vita della ranista in Italia di questi tempi ma Arianna Castiglioni c’è e avrà modo di dimostrarlo, se non questa settimana magari la prossima.

STEFANO BALLO 7: E’ qui soprattutto per i 200 ma scende in vasca nei 400 e combatte come un leone, tirando giù la bellezza di due secondi e mezzo al personale. Un tempo che lascia ben sperare in vista della gara che predilige, in programma domani.

MARCO DE TULLIO 5: A Genova aveva tenuto il ritmo del compagno di allenamenti Gabriele Detti, qui non ci va nemmeno vicino e dà l’impressione di non crederci più di tanto. Appuntamento a Riccione.

COSTANZA COCCONCELLI 7: Esordio a livello internazionale senior con il personale in una gara che non frequenta abitualmente, nono tempo assoluto ed eliminazione solo per via della selezione interna che premia per pochi centesimi Silvia Scalia. Applausi.

ALESSANDRO RESTIVO 5: Non ci si poteva aspettare nulla di più da un atleta che centellina le finalizzazioni per via degli impegni non natatori e non aveva svolto una preparazione specifica per questo evento.

LEONARDO DEPLANO 7: Altro debutto con record personale all’Europeo di Glasgow. Scende in vasca senza paura e migliora di 6 centesimi il suo record, lanciando la staffetta in modo più che dignitoso in qualificazione.

THOMAS CECCON 5.5: Si conferma poco efficace in staffetta. Frazione senza squilli e sconfitta contro Izzo nella selezione interna per un posto in finale.

GIULIA GABBRIELLESCHI 6: Piscina, vasca corta: ormai sono sfide che le appartengono solo marginalmente. Il suo sviluppo è nelle acque libere ma non rinuncia a combattere in un 800 per lei molto difficile. Chiude 13ma con un tempo di 2″ più alto del personale. Va bene così.



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