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Nuoto, Europei Glasgow 2019: gli avversari di Gregorio Paltrinieri nella finale dei 1500 sl. Romanchuk vuole il bis d’oro

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Si prospetta una battaglia a due per l’oro europeo dei 1500 metri, come fu a Copenhagen, come fu un anno fa ad Hangzhou nel contesto mondiale: Paltrinieri e Romanchuk, sempre loro a giocarsi il gradino più alto del podio a tutti i livelli. Manca al’appello il terzo incomodo, il tedesco Wellbrock ma, in cambio, c’è il norvegese Christiansen che veste i panni del pretendente al podio, capace forse di inserirsi nella corsa per l’oro.

Non si è nascosto, Gregorio Paltrinieri ieri in batteria: ha voluto testare la condizione e ha sfoderato un 14’18” di tutto rispetto, a soli 10 secondi dal personale ma Romanchuk, stimolato dal campione modenese, ha risposto con un 14’21” fatto apparentemente senza fatica e mollando un po’ nel finale, chissà se per stanchezza o meno.

C’è da aspettarsi una gara molto simile a quelle che, da due anni a questa parte, hanno incoronato Romanchuk nuovo re dei 1500 stile libero con Paltrinieri che farà tutto per sfiancare il rivale e, se non ci riuscirà, si metterà lì buono ad aspettare la stilettata di Romanchuk, puntuale, a 100 metri dal traguardo che non lascia scampo all’avversario. La partenza di ieri in batteria di Greg, però, lascia ben sperare in qualcosa di diverso dal solito. L’azzurro proverà ad attaccare da subito, quello che dovrà cercare di fare in un contesto enormemente più importante come Tokyo fra otto mesi.

L’impressione è che l’ucraino si sia presentato in condizione buona a questo appuntamento e che sarà davvero difficile riuscire a distanziarlo per Paltrinieri ma mai dire mai. Un occhio va dato anche al norvegese Christiansen che sembra avere qualcosa in meno dei due rivali (ieri ha chiuso secondo la batteria contro Romanchuk, recuperando qualcosa nel finale con l’avversario che non si è certo dannato l’anima per distanziarlo ulteriormente).

Meno accreditati appaiono, in chiave podio, il ceco Micka, che Paltrinieri conosce bene per aver diviso alcuni allenamenti con lui qualche anno fa e il francese Aubry, pretenzioso nel voler assalire nella prima parte avversari molto più titolati di lui e spesso staccato irrimediabilmente sul passo. Tra i possibili protagonisti c’è anche un Domenico Acerenza che ieri è piaciuto per la gestione della gara e che oggi proverà ad inserirsi nella battaglia delle posizioni che contano con una gara da negative split.

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