Nuoto
Nuoto, Europei 2019 Glasgow. L’ultima Pellegrini in corta, tra velocità e i suoi amati 200
Federica Pellegrini non si ferma mai. Si gode ogni gara, ogni minuto di questa fase conclusiva ed esaltante della sua carriera e dimostra ogni volta di avere qualcosa in più di tutte, anche quando perde o fa segnare tempi peggiori rispetto alle rivali più accreditate come accade nella semifinale dei 100 stile libero.
Non migliora il personale sui 100 ma ci va vicina, a 31 anni, in un Europeo in vasca corta che vive come un passaggio importante verso Tokyo. Lei che fra una settimana, a differenza di tanti compagni di squadra, non cercherà la qualificazione olimpica immediata anche se sarà a Riccione (dove probabilmente non disputerà i 200 stile) e ci proverà direttamente a marzo.
Di sicuro Federica Pellegrini sta raccogliendo oggi i frutti di un lavoro svolto per due anni, in particolare nella stagione scorsa, sulla velocità che ha indubbiamente pagato sui 200 ma che ha lasciato un beneficio sensibile nelle gambe e nelle braccia della campionessa veneta che sembra fare meno fatica di una volta sulle distanze brevi.
Del resto quella finale dei 100 per cui in passato doveva lottare con le unghie e con i denti, a Glasgow arriva senza troppi patemi anche se la zona podio è troppo lontana per farsi illusioni. ma non è quello l’obiettivo.
L’obiettivo sono come sempre i 200 di cui Federica Pellegrini vorrebbe prendersi lo scettro per l’ultima volta in carriera: le rivali non mancano, in particolare quella Heemskerk già battuta un sacco di volte. Non sarà facile anche se la condizione forse è migliore di quella che pensava di avere e il test sui 100 potrebbe averle consegnato quella fiducia e sicurezza che andava cercando.
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Foto: Lapresse